Gol su punizione, duttilità ed esperienza: cosa può portare Kolarov all'Inter
Dopo Achraf Hakimi, l'Inter batte il colpo Aleksandar Kolarov. A meno di clamorosi colpi di scena, l'esperto difensore in uscita dalla Roma si unirà ai nerazzurri dopo la parentesi in nazionale mettendo la firma su un contratto biennale da 3-3,5 milioni di euro a stagione.
Cosa può portare il serbo ai nerazzurri? E in quale ruolo?
La duttilità e l'esperienza di Kolarov torneranno utili per tutta la stagione. Nell'ultima annata l'ex Lazio si è ben destreggiato come terzo centrale della difesa a tre di Paulo Fonseca: nel 3-5-2 di Conte sarebbe un perfetto interprete di quel ruolo, grazie ad un macino educato che può essere anche l'arma in più in fase di costruzione. In quella posizione, inoltre, potrebbe aiutare un giovane di belle speranze come Alessandro Bastoni a crescere e a migliorare.
Ma Kolarov all'occorrenza può essere traslato anche come quinto di centrocampo per arare la fascia sinistra con la corsa e la potenza messi più volte in vetrina nella lunga carriera da terzino con vizio dell'assist e del gol. E non va dimenticato che tanti sigilli del serbo sono arrivati direttamente su calcio piazzato: avere in rosa il destro di Christian Eriksen e il sinistro di Kolarov vorrebbe dire aggiungere garanzie anche su questo fondamentale. La testimonianza arriva da Opta: da quando è diventato un giocatore giallorosso nel 2017, Kolarov ha segnato 5 gol su calcio di punizione, posizionandosi al secondo posto nella classifica dei migliori marcatori su punizione con la stessa squadra in attività, davanti a giocatori coma Paulo Dybala (4 reti), Antoine Griezmann (4 gol) e Neymar Jr (anche lui a quota 4). Davanti a lui soltanto un giocatore: Lionel Messi, con 17 gol su palla da fermo.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo dell'Inter e della Serie A.