Gnonto: "Non ho lasciato l'Inter per soldi. Mi piacerebbe tornare, sono interista"

Gnonto
Gnonto / Claudio Villa/GettyImages
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Willy Gnonto, dopo essere stato il protagonista indiscusso nelle ultime uscite della nostra Nazionale, si è raccontato tramite un'intervista al Corriere della Sera. Queste le sue parole, non solo sull'avventura in azzurro ma anche sul futuro e sull'esperienza all'Inter.

Sul gol segnato con la Germania: "Non è servito a niente, mi dispiace sia arrivato in una sconfitta del genere. La cosa più importante era vincere, invece è andata male. Non è questione di Gnonto o di non so chi altro. I tedeschi sono stati superiori in tutti gli aspetti, sono molto più avanti di noi e non certo da ieri. Siamo un gruppo giovane, molti fino a due settimane fa non avevano mai giocato assieme. Stiamo cercando di ripartire e davanti abbiamo due anni difficili ma belli: c’è entusiasmo, qualità ed esperienza. Vediamo cosa succede. Intanto penso a fare bene l’Europeo Under 19: abbiamo una squadra forte".

Wilfried Gnonto
Gnonto con la Germania / BSR Agency/GettyImages

A proposito di Mancini : "Ha riunito gli 8-9 giocatori che ha convocato dopo lo stage e ci ha detto che dovevamo farci trovare pronti. Lì ho capito che credeva davvero in noi. E questo su di me ha lasciato il segno. Quello che ha fatto il c.t. con noi giovani non era per nulla scontato. È stato un segnale forte".

Sui sogni realizzati : "In questi giorni ho realizzato tanti sogni che avevo quando ho iniziato a giocare. E lo devo ai tanti sacrifici fatti, soprattutto dai miei genitori. Quello che hanno fatto loro per me è stato incredibile. Molte volte non c’erano i soldi per andare a Milano all’allenamento: mia mamma lavorava in un hotel a Baveno e sperava nelle mance, per pagare la benzina. Da piccolo non potevo realizzare, ma adesso che ho 18 anni queste cose mi provocano un sentimento strano"

Degnand Wilfried Gnonto
Gnonto all'Inter / Marco Luzzani - Inter/GettyImages

Sull'Inter: "Molti hanno detto che ho lasciato l’Inter per lo Zurigo proprio per i soldi, ma non è così: era la cosa giusta da fare per giocare in prima squadra. Lo Zurigo ha rischiato su di me, sono stato fortunato a incontrare loro. E anche ad avere i miei genitori con me...Per l'Inter provo gratitudine: mi hanno dato la prima grande occasione e mi hanno insegnato quasi tutto. Questo ha fatto la differenza per me. Sogno di tornare? Non so, posso dire che sono interista e mi piacerebbe un giorno tornare. Ho tanto tempo davanti a me, vedremo con calma".


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