Gli obiettivi della Juventus, il mercato e le sue sensazioni: le parole di Milik
È stato uno dei più positivi nell'ultima stagione della Juventus, il club l'ha riscattato dal Marsiglia (ottenendo un piccolo sconto) e ora è pronto per la sua seconda stagione consecutiva in maglia bianconera. Parliamo di Arkadiusz Milik, centravanti polacco con un passato anche al Napoli. Il giocatore si è concesso ad una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Tantissimi i temi toccati da Milik: dal rapporto con Allegri passando per il mercato e gli obiettivi stagionali.
"L'ultima stagione è passata molto velocemente, con tutte le difficoltà extra campo. Però la società ha deciso di comprarmi e io sono molto contento. Era il mio sogno da bambino giocare in un top club come la Juventus e ora voglio sfruttare questo momento, e divertirmi il più possibile. Avevo scelto la Juventus già la scorsa estate e mi sono trovato molto bene. Si sente la storia, la tradizione, la maglia ha un peso diverso dalle altre. Abbiamo avuto una stagione difficile ma succede nel calcio, ora dobbiamo pensare a migliorare. Abbiamo tutte le potenzialità per fare più punti dell'anno scorso e per vincere. Questo club ha sempre avuto come obiettivo quello di alzare trofei e questa è anche la mia ambizione".
"Sapevo che il mister mi voleva e ho sempre sentito la sua fiducia. Penso che sia troppo presto per parlare di Scudetto, sarà fondamentale partire bene. Ci sono stati già importanti cambi in rosa e alcuni giocatori sono andati via, ci sono giovani su cui poter contare perché sono forti. Vediamo come vanno le cose. Allegri ha detto che per prima cosa dobbiamo tornare in Champions League, poi si vedrà se siamo abbastanza forti per poter vincere lo Scudetto".
"Il Napoli potrebbe ripetersi, per lo Scudetto ci metto anche le due squadre milanesi, insieme a Roma e Lazio. Però è difficile dire ora chi sia la favorita perché sul mercato può succedere di tutto. Il Milan ha preso giocatori forti, di sicuro puntano a vincere lo Scudetto".
"L'etichetta di seconda scelta non me la sento addosso, io non lo penso e so che non la vede così neanche il mister. Non mi sono mai sentito dire da nessuno che sono una seconda scelta. Io non guardo i social e non leggo, vado in campo e mi gioco le mie carte. Se però il titolare sono io significa che sono più bravo di quella che per l'opinione pubblica è la prima scelta... il campo è il giudice supremo".
"Non amo parlare di mercato. Non si sa che cosa succederà, tutto è possibile, ho sentito le parole di Giuntoli. Se arriva un'offerta irrinunciabile tutti possono partire, quindi vediamo. Spero che Vlahovic rimanga. Se vogliamo essere competitivi servono più giocatori forti in ogni ruolo e la concorrenza serve se si punta a vincere. Ogni anno ci sono queste situazioni perché tutti vogliono giocare nella Juventus. Un club come la Juve ha sempre l'ambizione di migliorarsi, nessuno può sentirsi al sicuro ma i calciatori sanno che vita fanno e che tutto può cambiare in un attimo. Bonucci ha scritto la storia della Juventus, sappiamo che non è un momento facile per lui perché come calciatori non ti aspetti mai queste scelte soprattutto quando ha fatto davvero tanto per il club. Però sono decisioni tecniche e della società per cui non posso permettermi di parlare".
"Giuntoli ha fatto cose molto buone a Napoli, abbiamo sempre avuto un buon rapporto. Ha svolto bene il suo lavoro e così è arrivato alla Juventus. L'ho trovato entusiasta e positivo. Lui è così di natura ed è uno che al giocatore dice la verità e non ciò che si vuol sentir dire. Questo è importante".