Gli illeciti commessi dalla Procura di Perugia nelle indagini sull'esame di Suarez
Torna a riempire le pagine dei quotidiani sportivi e non il famoso "esame farsa" sostenuto da Luis Suarez presso l'Università per Stranieri di Perugia e organizzato dalla Juventus affinché l'attaccante uruguaiano ottenesse il passaporto italiano.
Era settembre 2020 e il club bianconero aveva praticamente chiuso per l'ingaggio di Suarez. Tuttavia, non poteva tesserarlo per la mancanza di slot per extracomunitari. Di qui l'idea di fargli prendere la cittadinanza del nostro paese approfittando delle origini italiane della moglie. Fin qui nulla di strano, ma nei giorni in cui l'ex Barcellona si sottopone all'esame, emergono delle intercettazioni in cui alcuni professori dell'università dichiarano che si tratti tutto di una farsa. Alla fine Suarez supera l'interrogazione e, sebbene la Juve decida di non metterlo più sotto contratto, i PM del capoluogo umbro aprono un fascicolo secondario intercettando anche i dirigenti della Vecchia Signora, compreso l'allora presidente Andrea Agnelli.
Le indagini non portano poi ad accuse effettive poiché proprio in quei giorni i media diffondono alcuni stralci delle intercettazioni, che coinvolgono l'allora direttore tecnico Fabio Paratici, il ds Federico Cherubini e lo stesso Agnelli: una fuga di notizie che manda all'aria tutta l'impalcatura delle indagini.
Oggi tali vicende tornano d'attualità in quanto, come riporta Tuttosport, quei file sarebbero stati scaricati illegalmente. È quanto sta emergendo dall'inchiesta sul dossieraggio illecito portato avanti dal luogotenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano, dal procuratore antimafia Antonio Laudati. A tal proposito sarà decisiva la posizione di Raffaele Guadagno, cancelliere della Procura di Perugia che, attraverso svariati accessi non autorizzati tra il 9 dicembre 2020 e il 7 luglio 2021, si impossessò di 264 file riguardanti l’esame di Luis Suarez.