Gli identikit per la panchina della Juventus in caso d'addio di Allegri

Allegri
Allegri / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Massimiliano Allegri - tecnico della Juventus - ha notoriamente un ricco contratto che lo lega al club bianconero fino al 2025. Nonostante il roboante k.o. contro l'Empoli al Castellani, l'allenatore della "Vecchia Signora" ha subito rimesso la corazza specificando come con Milan e Udinese voglia assolutamente due vittorie e anche come il gruppo si sia mostrato determinato nel seguirlo.

Le ultime parole di John Elkann però lasciano spazio ad alcuni scenari. Le valutazioni ci saranno, ma solo al termine di questa stagione, con la Juve che vuole ricreare i presupposti per aprire nuovamente un ciclo vincente. L'Allegri-bis è stato un fallimento: due stagioni senza portare trofei in bacheca, con la proprietà intenzionata adesso a ricostruire un club all'altezza degli oltre cento anni di storia. Per ora, dalla Continassa, filtra ancora la massima fiducia nei confronti di Allegri con Giuntoli (indiziato numero uno per il ruolo di ds) che non ha nascosto la volontà di lavorare con l'allenatore livornese.

Massimiliano Allegri
Allegri / Gabriele Maltinti/GettyImages

Nonostante questo però esistono delle piste percorribili in casa Juve per il dopo-Allegri, sugggestioni più o meno solide: i nomi più fattibili - secondo quanto riferito dalla Gazzetta dello Sport - sono quelli di Thiago Motta e di Tudor. Il secondo conosce già l'ambiente, dati i suoi trascorsi come vice di Andrea Pirlo (ex tecnico Juve), il primo invece è un profilo in rampa di lancio ma già forte di credibilità nel nostro campionato . Conte e Spalletti piste complesse, lo stesso vale per De Zerbi (ormai saldamente alla guida del Brighton). Altri nomi accostati? Dionisi, Palladino e Italiano, mentre il nome a sorpresa è quello di Conçeicao del Porto oltre a Gennaro Gattuso.