Gli allenatori di Serie A: chi rischia e chi è al sicuro se non si riparte?
Ancora non è chiaro se e quando si ripartirà. Le ultime indiscrezioni, infatti, danno tutte le parti in causa sempre più convinte di riprendere il campionato sospeso lo scorso 9 marzo, esattamente due mesi fa. Come abbiamo visto, tuttavia, le sorprese sono sempre dietro l'angolo e non ci stupiremmo se le cose cambiassero rapidamente visto anche che il problema relativo al Coronavirus non è stato risolto. Se, però, non si dovesse ripartire, la classifica attuale diventerebbe definitiva e si comincerebbe a pensare alla prossima stagione. I club, infatti, inizierebbero a programmare la stagione 2020/2021 e, come di consueto, il primo tassello a cui penserebbero sarebbe l'allenatore. Andiamo, dunque, a vedere la situazione delle big e non solo.
Atalanta - Gian Piero Gasperini
Dopo l'ennesima stagione strepitosa, forse questa ancor di più delle altre, il Gasp non avrebbe alcunché da temere, anzi. Come ormai ogni anno, ci sarebbe il quesito: ora accetterà una big o resterà a Bergamo? Una domanda, però, a cui sembrerebbe aver risposto in maniera definitiva la scorsa estate quando il contratto con la Dea non era lunghissimo e le sirene di Roma e Milan suonavano. In quell'occasione, però, Gasperini scelse, bene a posteriori, di rimanere all'Atalanta. D'altronde l'ha fatta diventare una vera e propria big.
Inter - Antonio Conte
L'anno scorso, più o meno di questi tempi, la società di Zhang metteva a segno un colpo da 90: Antonio Conte. Un'azione atta ad accelerare il processo nerazzurro di ritorno alla vittoria dato che è risaputo che l'ex CT dell'Italia è bravo a portare a casa i risultati nel breve periodo. E' vero, se la stagione dovesse concludersi così, lo Scudetto prenderebbe di nuovo la via di Torino e l'Inter rimarrebbe a secco anche per questa stagione. Tuttavia sono innegabili i meriti di Conte, capace di riportare i nerazzurri a lottare per gran parte del campionato per il titolo, giocandosela quasi alla pari con la Juve che, non lo scopriamo noi, è ancora troppo avanti rispetto alle altre. Ecco perchè il progetto Conte continuerebbe anche l'anno prossimo.
Juventus - Maurizio Sarri
Come detto poc'anzi, lo Scudetto verrebbe assegnato alla Vecchia Signora se non si riuscisse a far ripartire la Serie A. Tuttavia, nonostante l'obiettivo centrato, c'è da dire che l'estate scorsa i bianconeri scelsero di esonerare Allegri, l'uomo dei 5 Scudetti consecutivi e delle due finali di Champions, per fare un salto di qualità dal punto di vista del gioco. Un salto di qualità che non si è verificato. La Juve di Sarri gioca forse meglio di quella di Allegri, ma non ricalca né le semifinaliste di Champions dell'anno scorso (Ajax, Barcellona, Liverpool e Tottenham) né il Napoli dello stesso allenatore toscano. L'ex tecnico del Chelsea, però, non ha tutte le colpe. La rosa juventina, infatti, si sposa poco con le sue idee. Ecco perché, a meno di imprevisti (leggasi sogno-Guardiola), Sarri dovrebbe restare sulla panchina bianconera, stavolta con giocatori più adatti.
Lazio - Simone Inzaghi
Copia e incolla del discorso fatto per Gasperini. Simone Inzaghi, infatti, ha reso possibile in questa stagione qualcosa che nessuno avrebbe nemmeno potuto immaginare a inizio stagione, ovvero lottare per lo Scudetto. I biancocelesti, già ottimi nelle scorse stagioni, hanno dato vita a una stagione fantasmagorica che li ha visti battagliare punto a punto con Inter e, soprattutto, Juventus. Tutt'ora la classifica recita: Juve prima, Lazio seconda a un punto di distacco. A Simone Inzaghi, quindi, vanno fatti solo i complimenti e sicuramente Lotito, che gli ha rinnovato il contratto lo scorso anno, non lo lascerebbe partire. Se, però, dovesse bussare una big italiana/europea potrebbe essere lo stesso Inzaghi a cambiare le cose.
Milan - Stefano Pioli
"Non posso escludere del tutto che andrò lì. Al momento però il club e il campionato hanno altri problemi. Certo, l’avventura mi piace, ma non deve essere una missione suicida". Queste le parole pronunciate ieri da Ralf Rangnick. Una conferma delle parole di Boban che, appena prima di essere licenziato, aveva dichiarato che il tedesco aveva già firmato. Basterebbe questo, dunque, a far capire il futuro di Stefano Pioli. Flebili, infatti, sono le possibilità di vedere l'ex Fiorentina allenatore con il tedesco dirigente.
Napoli - Gennaro Gattuso
Prima della pausa dovuta al Coronavirus, il Napoli si stava riprendendo dopo un inizio shock che aveva portato all'esonero di Carlo Ancelotti. Attualmente, infatti, i partenopei sono sesti in campionato e in Champions League hanno tenuto testa al Barcellona, con la qualificazione ancora in bilico dato l'1-1 del San Paolo. Merito, questo, di Gennaro Gattuso e, infatti, proprio prima dello stop mancavano solo le firme per il rinnovo. I contatti, poi, si sono raffreddati per forze di causa maggiore, ma la volontà resta intatta. Gattuso dovrebbe restare al Napoli.
Roma - Paulo Fonseca
Prima parte di stagione molto buona con una qualificazione in Champions League alla portata, inizio della seconda parte molto negativa e, infine, la ripresa. Questo, riassumendo, è stato il primo anno in Italia di Paulo Fonseca. Se il campionato dovesse finire oggi la Roma occuperebbe il quinto posto e sarebbe qualificata ai gironi di Europa League 2020/2021. Non l'obiettivo prefissato, certo, però nemmeno un cattivo risultato considerati tutti i fattori (infortuni, voci sul passaggio di proprietà). Difficile, dunque, ipotizzare un possibile cambio in panchina. A meno che Friedkin, sempre più lontano dall'acquisto, non prenda effettivamente il controllo e scelga di rivoluzionare tutto. Scenario al momento lontanissimo.
Le altre
Per quanto riguarda le altre squadre di Serie A, molti dovrebbero restare. A Bologna, infatti, Mihajlovic è certo della conferma, così come Zenga, arrivato a Cagliari all'inizio dell'emergenza virus. Più a rischio la posizione, invece, di Beppe Iachini alla Fiorentina. L'ex giocatore viola ha preso la squadra e l'ha portata in zone più sicure, ma Commisso è ambizioso e probabilmente deciderà di puntare su un tecnico con più fama (Spalletti) o a un giovane in rampa di lancio (Liverani). Situazione simile per Longo che, per amore del Torino, ha accettato la panchina granata nonostante le macerie lasciate da Mazzarri. Tuttavia ha raccolto tre sconfitte in tre partite e, dunque, appare verosimile che Cairo scelga un nuovo allenatore (Di Francesco?). Inoltre, per Parma, Genoa, Sampdoria, Spal e Udinese le cose dovrebbero rimanere invariate, mentre a Verona e Lecce molto dipenderà dalle scelte degli allenatori capaci di mettersi in luce in questa stagione. A Brescia difficile fare previsioni, conoscendo Cellino. Infine il Sassuolo, dove De Zerbi si trova bene e sta facendo un ottimo lavoro. Il contratto è, però, in scadenza e nessuno dei dirigenti neroverdi sembra averlo ancora contattato.
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