È giusto buttare giù San Siro?

Stadio San Siro
Stadio San Siro / Marco Luzzani/GettyImages
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Lo stadio San Siro come uno degli ultimi monumenti del calcio.

La battaglia dialettale tra il primo cittadino di Milano e l'ex patron interista Massimo Moratti ha riacceso una questione che è sempre d'attualità nel mondo del pallone.

Il punto di vista dominante va oltre l'abbattimento dell'impianto attuale.

Le ragioni di Sala e Moratti

Giuseppe Sala
Giuseppe Sala / Francesco Prandoni/GettyImages

Sul rettangolo verde i due allenatori protagonisti. Da un lato abbiamo il sindaco Sala che ormai ha praticamente deciso di fare spazio ad un nuovo stadio. Sulla panchina avversaria troviamo Massimo Moratti icona del mondo nerazzurro che, con tanta poesia, vuole mantenere lo stadio come unico impianto calcistico di Milano.

Il Sindaco a inizio match ha subito punzecchiato il suo avversario in merito alla costituzione del Comitato Sì Meazza del 14 novembre:

"Si facciano avanti e noi siamo disponibili, quando sarà il momento, a cedere questo bene”. “Tra i tanti che si fanno avanti, penso a Massimo Moratti, se lo vogliono acquisire, noi siamo felicissimi”

Massimo Moratti
Massimo Moratti / Rosdiana Ciaravolo/GettyImages

Moratti, da grande comunicatore quale è, non è rimasto in silenzio ed ha risposto per le rime in un'intervista su Fanpage.it:

"Ho trovato l’uscita del sindaco Sala abbastanza infelice. Come si fa a dire ‘se lo compri lui’? È una battuta da paese".

Aggiungendo poi:

"Cosa lo compro a fare, per giocarci con i bambini? San Siro per noi deve restare come unico stadio di Milano, per come risponde, il sindaco dà per scontata la costruzione del nuovo stadio. Ed è ovvio che non è possibile tenerli entrambi.

Ma il Comitato 'Sì Meazza' non vorrebbe tenere lo stadio come monumento, bensì per continuare ad avere Inter e Milan. Mi dispiace che il sindaco se la sia presa così e che abbia avuto questa notevole caduta di stile nella risposta che ha dato".

Il risultato finale è stato un pareggio senza esclusioni di colpi.

San Siro oppure la Cattedrale?

Il punto del discorso non è tenere o meno San Siro. La vera domanda è capire dove sta andando il calcio.

Una città come Milano, all'avanguardia su tutto, non può rimanere indietro con le grandi d'Europa che contano impianti sportivi futuristici e innovativi.

I milanesi meritano un complesso che faccia invidia a tutti. Un nuovo quartiere San Siro dove poter passare le giornate al parco, studiare, fare shopping e andare a vedere la propria squadra del cuore.

Una zona all'avanguardia in tutto e per tutto dove chiunque vorrebbe passeggiare.

Siamo tutti consapevoli della maestosità di San Siro non solo come valore storico ma per tutto quello che ha rappresentato.

L'unità d'intenti delle due dirigenze è un punto a favore perché si vuole andare verso il futuro insieme senza lasciare indietro nessuno.

Ricordando però sempre una cosa, ossia che il progetto dello studio Populus sorgerà - in parte - sui resti del Meazza. Perciò è come se si andasse a verificare un passaggio di testimone con San Siro che porrà le basi per la Cattedrale.


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