Giochiamo Milan-Dinamo Zagabria in anticipo

In attesa del fischio di inizio del match tra Milan e Dinamo Zagabria, analizziamo punti di forza e debolezza di entrambe le squadre, provando a fare una previsione su quelli che potrebbero essere i duelli chiave della partita che potrebbero fare la differenza per la vittoria di una o dell'altra.
Come giocano le due squadre
Milan e Dinamo Zagabria propongono un modo diverso di giocare, ma in entrambi i casi la filosofia alla base è chiara e riconoscibile: i rossoneri giocano un calcio verticale, fatto di pressing e duelli uomo contro uomo a tutto campo che li spinge qualche volta a scoprirsi e a giocare un calcio offensivo; i croati, con il loro 3-5-2, tendono a giocare un calcio basato prettamente sulle ripartenze (almeno per quanto visto in Champions League contro il Chelsea). Una grande organizzazione in campo e un calcio preciso e organizzato li ha resi fin qui ancora imbattuti in campionato.
Il punto di forza del Milan
Senza dubbio quello che più di tutti può cambiare le sorti di una gara, Rafael Leao è al momento l'uomo in più del Milan. Più in generale, però, fin qui il vero punto di forza del Milan è l'attacco con 12 gol segnati in 6 partite di campionato. Una fase offensiva e una capacità realizzativa invidiabile per gli uomini di Pioli, i quali riescono ad andare a segno con diversi uomini: da Leao a Giroud, passando per Theo e Bennacer. Per citare solo alcuni dei marcatori rossoneri andati a segno fino a questo momento.
Il punto di forza della Dinamo Zagabria
Anche nel caso degli uomini allenati da Cacic il punto di forza è senza dubbio l'attacco. 28 gol in 10 gare fin qui hanno permesso ai croati di piazzarsi al primo posto in campionato e di essere il miglior attacco del torneo. Tra gli uomini più in forma al momento c'è sicuramente Mislav Orsic, a segno nella vittoria contro il Chelsea nella gara d'esordio in questa edizione della Champions League. Al centro dell'attacco ci sarà anche un ex Serie A, Bruno Petkovic, passato da Trapani e Bologna nel nostro campionato.
Il punto debole del Milan
Rimanendo con i numeri alla mano uno degli aspetti da migliorare tra le fila rossonere è la fase difensiva, come dichiarato dallo stesso Pioli in più occasioni. 6 gol in 6 partite di campionato e tante occasioni concesse agli avversari, danno la sensazione, al momento, che la retroguardia rossonera abbia perso quella solidità che l'ha caratterizzata nel finale della passata stagione. I rossoneri dovranno stare molto attenti in particolar modo a Orsic che, come detto, rappresenta il pericolo numero uno dell'attacco dei croati. L'accaccante fece una tripletta al Tottenham allora allenato da Mourinho, ne fece un'altra all'Atalanta di Gasperini e con un suo gol ha determinato il recente esonero di Tuchel dal Chelsea.
Il punto debole della Dinamo Zagabria
Al momento la Dinamo Zagabria, complice l'ottimo periodo che sta attraversando, non sembra presentare particolari defezioni a livello di gioco. Un punto di debolezza potrebbe essere rappresentato però dal non altissimo livello di esperienza in queste partite di molti dei suoi giocatori in campo. Infatti la squadra allenata da Cacic vanta un'età media di circa 25 anni, e in certe partite, e soprattutto in certi palcoscenici - come San Siro - l'eccessiva pressione potrebbe giocare brutti scherzi.
I duelli chiave in campo
Analizzando lo schieramento tattico delle due squadre e soprattutto il modo di affrontare le partite da parte dei due allenatori, ecco che vengono fuori alcuni duelli che potrebbero rivelarsi decisivi nello svolgimento della gara. Ovviamente il duello tra Orsic e Calabria, con l'aiuto in fase difensiva di Saelemaekers, sarà quello più atteso. Sulla fascia sinitra del Milan dove gravitano Theo Hernandez e Leao, potranno svilupparsi duelli interessanti con Ristovski e Moharrami. Inoltre in mezzo al campo i tre centrocampisti centrali dei croati Ademi, Misic, Ivanusec andranno verosimilmente ad incastrarsi nelle marcature con Tonali, Diaz e Bennacer. E per finire i duelli tra Giroud-Sutalo e Petkovic-Tomori/Kalulu saranno quelli che infiammeranno le due aree di rigore.
Vincerà chi riuscirà ad imporre il proprio gioco e che sbaglierà di meno.