Gazidis: "Inter e Juve avanti, ma il Milan è rinato. Ho scelto un progetto ambizioso"
Ivan Gazidis ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Futbol Grant Wahl in merito all'ambizioso progetto del Milan. Queste le dichiarazioni dell'amministratore delegato rossonero: "Non c'è un unico momento per la ripresa del Milan, ci sono tante cose da dire. Si tratta di una grande storia con molti momenti. Posso parlare di Stefano Pioli e del grande lavoro che sta facendo: è arrivato in un momento davvero difficile, come spesso accade ai nuovi allenatori. Ha portato calma, concentrazione e modernità nell’approccio alle partite. Stefano è una persona incredibile, un allenatore top. Posso parlare anche di Maldini, il nostro dt affiancato dal ds Massara. Paolo è una leggende del calcio, sta mettendo tutto se stesso in questo nuovo ruolo. Posso parlare della proprietà americana, che ha risollevato il club da una situazione finanziaria davvero difficile. Posso parlare di Ibrahimovic, andato dalla MLS alla Serie A per rimettersi nuovamente in gioco. E poi posso parlare della squadra, costruita con giocatori davvero giovani. Nonostante la presenza di Ibra, siamo la seconda più giovane nei top cinque campionati europei, la più giovane d'Italia".
Sul suo ruolo al Milan: "Sin da bambino sono un tifoso di calcio, la mia generazione è cresciuta sapendo bene cosa sia il Milan, ovvero una grane squadra con un'incredibile storia europea. E' un club internazionale, ad oggi il Milan ha 530 milioni di tifosi nel mondo, uno dei club più grandi al mondo. Ma arriva da 7-8 davvero difficili, per un motivo o per l'altro, dove le prestazioni sono mai state ad alti livelli. Per me è un’opportunità unica: probabilmente nel calcio non c’è un club di questa importanza, con il giusto lavoro e le giuste idee può essere riportato ai fasti di un tempo. E' una sfida professionale davvero intrigante, ho ritenuto che valesse davvero la pena accettarla. Siamo nel pieno del lavoro ma stiamo andando nella giusta direzione, qui tutto è votato alla grandezza. Questa è una squadra davvero incredibile, è una squadra che davvero hai voglia di vedere dal vivo: gioca un calcio divertente, tanti giocatori giovani che stanno crescendo insieme. C’è entusiasmo".
Sul calcio italiano: "L'aspetto emozionale qui, ancor più che Inghilterra, è davvero molto importante. C’è quindi l’opportunità di sdoganare anche in Italia il pensiero strategico, la mentalità per il business. Possiamo farlo, sto iniziando già a vederlo. Per me è una sfida culturale, non solo professionale. Sto imparando una nuova cultura, una nuova lingua; questa settimana ho fatto la mia prima intervista in italiano, un’ora e mezza".
Sulle strategie del club: "Quando siamo arrivati il club era davvero in una brutta situazione finanziaria. I ricavi sono rimasti uguali per lungo tempo, mentre gli altri crescevano: non è una situazione che risolvi in un giorno, serve tempo. Abbiamo dovuto ridurre i costi cercando di migliorare le performance, non è facile. Non avremmo potuto fare le cose di Inter e Juve, erano più avanti di noi con i progetti. Abbiamo portato tante nuove idee, affidandoci a un reparto scouting molto buono. Volevamo un qualcuno che guidasse tutto questo e così Maldini è tornato nel club dopo 10 anni per la prima volta. Ci siamo concentrati sui giocatori giovani, abbiamo comprato e continueremo a comprare grandi talenti da tutto il mondo, giocatori vogliosi di migliorare, orgogliosi di vestire questa maglia e la voglia di sviluppare la propria carriera con noi".
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