Gattuso: "Barcellona squadra unica al mondo. Dobbiamo scalare un Everest"

Francesco Pecoraro/Getty Images
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Alla vigilia della sfida del Camp Nou tra Barcellona e Napoli, il tecnico degli azzurri Gennaro Gattuso ha parlato ai microfoni della stampa per rispondere alle domande relative al match di Champions League. Si ripartirà dall'1-1 del San Paolo: i partenopei per passare il turno devono segnare almeno un gol, senza subirne (oppure più in generale vincere o pareggiare segnando due o più reti). Queste le parole del mister del Napoli.

"Sappiamo che per noi sarà una gara molto difficile e sappiamo che tipo di squadra è il Barcellona e le sue qualità. Dobbiamo fare una grande prova tecnica e tattico, e potrebbe non bastare. Insigne? Ieri ha fatto metà allenamento e oggi si è allenato. Domani vorrò sentire dalla sua bocca che sarà al 100% e solo in quel caso potrà scendere in campo. Con Lozano non è cambiato nulla, ma dopo il lockdown ha fatto ciò che gli ho chiesto. Lui ha qualità diverse rispetto agli altri esterni a mia disposizione e se vogliamo giocare in velocità, in ripartenza, lui è molto bravo. Adesso non è lui il problema ma come vogliamo sviluppare il gioco"

"Questo non è calcio. Ogni tre giorni abbiamo giocato dodici partite e la Coppa Italia. Non so chi abbia avuto maggior vantaggi tra noi e il Barcellona. Sicuramente noi abbiamo avuto tanto stress. Io difensivista? Forse si vuole cavalcare l'onda del calciatore che sono stato, ma se vediamo cosa ho fatto da allenatore tra Milan e Napoli, i numeri dicono altro. Se poi l'organizzazione tattica la vogliamo scambiare per difensivismo, allora va bene. Da giocatore ho fatto cose importanti, con caratteristiche diverse da quello che voglio proporre oggi. Ma è difficile togliersi certe etichette"

"Il pubblico è il calcio. Senza pubblico non c'è calcio. Tante volte può essere un bene per chi gioca in casa e altre volte più creare problematiche. Domani avremo un piccolo vantaggio senza tifosi perché con i 90 mila del Camp Nou sarebbe stato diverso. Loro sono abituati a vincere da tanti anni e so che quando sei abituato a farlo vuoi vincere sempre. Noi dobbiamo scalare un Everest domani. In questi giorni ho sentito tante barzellette, a partire dagli assenti, perché sono stati recuperati tanti calciatori del Barcellona e i giovani sono uno spettacolo da vedere"

"Fabian Ruiz ha ancora grandi margini di miglioramento. Riesce ad esprimersi con un calcio tecnico, di palleggio e può migliorare ancora. Ha un grande futuro davanti a sé. Per gente come lui, Zielinski, Elmas e Lozano queste partite sono importanti e sono importanti per la loro crescita. Ma non dobbiamo affrontare la partita con paura ma bisogna godersela perché questi giocatori che ho nominato possono giocarne ancora tante in futuro"

"All'andata li abbiamo colpiti con il palleggio. Solitamente sono loro ad avere sempre la palla e non sono a loro agio quando ce l'hanno gli avversari. Dobbiamo puntare su questo ma noi dovremo ragionare anche quando la palla ce l'avranno loro. Sembra facile ma non lo è. Se vogliamo avere la presunzione di presentarci al Camp Nou e prenderli alti non va bene, dobbiamo capire quando e come colpirli. Da giocatore ho disputato tante gare del genere e ora da allenatore è completamente diverso. Domani parlerò poco con la squadra, penso che quando si affrontare match del genere bisogna ricordarsi l'infanzia e la storia che ognuno di noi ha scritto"

"Il Barcellona non è importante se gioca a tre o a quattro ma come tengono il campo. È una squadra unica al mondo. Puig? Mi sono già espresso due anni fa. Non è un giovane ma è già un campione. Ha giocate importanti ed è uno spettacolo vederlo giocare. Fa bene a chi guarda il calcio. Merito della cantera del Barça e non è un caso se escono giocatori del genere da anni".