Gasperini ci crede e sogna la sua Atalanta in finale di Europa League

Gian Piero Gasperini
Gian Piero Gasperini / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia della sfida di ritorno della semifinale di Europa League contro il Marsiglia. Dopo il pareggio in terra francese, l'Atalanta vuole sfruttare il calore del Gewiss Stadium per strappare il pass per una storica finale. Il tecnico dei bergamaschi ha parlato del periodo della squadra e del match di domani, queste le sue parole.

"Tra Marsiglia, Roma in campionato e finale di Coppa Italia ci giochiamo buona parte della stagione. Ma speriamo che ci riservi di giocare anche un'altra finale. La qualificazione all'Europa per la prossima stagione è una cosa che ci dà soddisfazione. C'è da capire quale competizione giocheremo. Abbiamo fiducia e vogliamo andare in finale, sarebbe storico".

"Si parla da tempo di ridurre i calendari ed è una cosa che verrà presa in considerazione. Basta che poi non bengano sostituite le partite di campionato con partite di altre competizioni, altrimenti non cambierebbe nulla. Tante partite insieme non è mai l'ideale. Non dobbiamo pensare allo sforzo per rimontare la Salernitana, poi quando vinci le energie nervose e la fiducia aumentano. Non possiamo pensare a quante partite dobbiamo giocare ma al Marsiglia, che è una squadra di valore. All'andata abbiamo visto che possiamo farcela".

"In casa loro danno molto di più, hanno un fattore campo straordinario ed è quello che dovremo far pesare anche noi domani, ma non possiamo neanche affidarci troppo alle statistiche e pensare alla nostra gara. Quello che sappiamo più di ogni altra cosa è che vogliamo la finale. Proveremo anche i rigori. Domani non esiste pareggio, una delle due deve andare in finale".

"Non ho nulla da chiedere ai tifosi, c'è già una tale fibrillazione a giocare questo tipo di partite che è straordinaria. Fioretto in caso di vittoria? Non ho avuto modo di pensarci, siamo talmente compressi nelle partite che non ci sono riuscito. Diciamo che ne abbiamo diversi. E la stagione resta comunque straordinaria, però non è importante solo il volo ma anche l'atterraggio".