Il futuro di CR7 alla Juve è legato alla qualificazione in Champions League?
Quando nel luglio 2018 la Juventus sborsò la cifra record di oltre 100 milioni per acquistare dal Real Madrid Cristiano Ronaldo, la società bianconera dichiarò espressamente che voleva vincere la Champions League, e quale giocatore poteva acquistare se non il miglior marcatore della storia della Champions nonché cinque volte vincitore della Coppa dalle grandi orecchie? Tuttavia l'amore tra CR7 e i bianconeri è stato fino ad oggi costellato da alti e bassi. Cristiano infatti con la maglia della Juve in tre stagioni ha segnato 97 gol e fornito 22 assist in 126 presenze, vincendo per due anni di fila lo Scudetto e vincendo per due volte la Supercoppa Italiana.
Ma in Champions League le cose non si sono messe così bene. Eliminato ai quarti il primo anno, gli ultimi due anni si è invece fermato agli ottavi, cosa che non gli accadeva dal lontano 2010. E proprio la Champions League potrebbe essere un motivo di separazione lui e la Juventus. Se la Juve non dovesse centrare la qualificazione alla Champions, quell'addio di cui si era già vociferato qualche mese fa potrebbe seriamente concretizzarsi. Se ciò dovesse accadere, sarebbero diverse le probabili destinazioni, da un ritorno al Real Madrid o al Manchester United, o la suggestione di chiudere la carriera dove tutto è iniziato, cioè allo Sporting Lisbona. Poi c'è la suggestione MLS, con David Beckham che ha espressamente detto che nel suo Inter Miami vorrebbe campioni internazionali.
Intanto, che il futuro di CR7 alla Juve sia legato alla Champions League è un dato di fatto. Diverse le motivazioni che porterebbero all'addio tra le due parti. In primo luogo, senza gli introiti della Champions per la Juve sarebbe molto difficile sostenere i costi dell'esoso stipendio di Ronaldo, il calciatore guadagna 31 milioni di euro, senza i premi UEFA per sostenere una spesa simile i bianconeri dovrebbero fare almeno una cessione eccellente senza investire poi sul mercato.
In secondo luogo, se i bianconeri non dovessero qualificarsi alla prossima Champions League, sarebbe inevitabile una rifondazione al fine di cominciare un nuovo ciclo. Rifondazione che in parte è cominciata quest'anno, ma se questa stagione dovesse culminare il mancato accesso all'Europa dei grandi, la società bianconera comincerebbe a rivedere seriamente i propri piani, sfoltendo la rosa e ricominciando quasi da zero, ripartendo dalle poche certezze. Non che Ronaldo non sia una certezza per i bianconeri: 25 gol e 2 assist in 27 presenze in Serie A, in pratica come se avesse partecipato ad un gol per partita giocata. Ma qui entrerebbero anche in gioco le motivazioni del calciatore: Cristiano è sempre stato abituato a palcoscenici importanti, l'Europa League (anche se non l'ha mai vinta) gli starebbe decisamente stretta.
E così Cristiano Ronaldo, giunto ormai alle 36 primavere, in caso di mancata Champions bianconera prenderebbe al volo probabilmente l'ultimo grande treno per tentare l'assalto alla sesta Champions League, non perché non stia bene a Torino, ma perché la sua fame di vittorie è ancora tanta e il finale di carriera sembra avvicinarsi. Lui per primo è consapevole che non può saltare un anno di Champions, si ritroverebbe poi a giocare la fase a eliminazione diretta all'età di 38 anni se dovesse mancare per un anno dalla competizione europea.
Per ultimo, mancando l'accesso alla coppa europea più importante per club, perderebbe la fiducia in quella società che gli ha promesso uno ed un solo obiettivo, visti ormai i tanti e consecutivi successi a livello nazionale. Per tutta questa serie di motivi, appare inevitabile dire che la permanenza di CR7 alla Juve è strettamente legata alla Champions League. Saranno fondamentali le prossime 8 partite per la Juve e Cristiano Ronaldo, con il vantaggio dal quinto posto che è di soli tre punti e la Juventus è attesa da scontri diretti importanti, in primis a Bergamo domenica contro l'Atalanta, con cui il distacco è di appena un punto, poi ospiterà le due milanesi all'Allianz Stadium, prima l'Inter nella 35ª giornata, poi il Milan nella 37ª. Passa per il prossimo mese il destino dei bianconeri e di Cristiano Ronaldo, entrambi consci che sarà super decisivo. Dal canto loro, entrambe le parti devono cercare di sbagliare il meno possibile, consapevoli comunque che in ogni caso a fine stagione sarà fatto il bene di entrambi.
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