Friedkin ha un obiettivo: nel futuro una Roma modello "Bayern"
Dopo l'iniziale entusiasmo tra i tifosi della Roma per l'arrivo del nuovo proprietario Dan Friedkin, adesso, stanno serpeggiando le prime domande: quando partirà la vera campagna del miliardario texano? Per ora è arrivato "solo" Pedro Rodriguez, a parametro zero dopo la fine del suo contratto con il Chelsea, per una operazione già impostata dalla precedente proprietà.
Adesso, però, la questione più importante, quella subito sistemata dall'arrivo del nuovo presidente, è sicuramente quella della continuità aziendale, messa a serio pericolo dalla gestione Pallotta. Una sorta di fase 1, come ha spiegato l'edizione odierna del Corriere dello Sport, a cui ne seguirà una seconda fatta di acquisti e squadra rinforzata. Servirà pazienza, ma il progetto di Dan Friedkin (e del figlio Ryan che seguirà da vicino le "cose" di Trigoria) è già chiaro: serve una Roma sul "modello Bayern": una trasformazione che dovrà cominciare di sicuro dallo smaltimento, affidato dal deus ex machina Guido Fienga (confermato dopo aver favorito il passaggio di proprietà). Prima, perciò, spazio alle cessioni dei calciatori che non faranno parte del nuovo corso.
Vale a dire una lunghissima lista di esuberi che Fienga, Morgan De Sanctis e alcuni agenti di fiducia dovranno provare a sfoltire: Santon, Olsen, Florenzi, Under, Kluiver, Perotti, Fazio, Jesus, Under e Schick e Pastore. Sono pochi i calciatori giudicati intoccabili e da cui si ripartirà a meno di offerte clamorose; Nicolò Zaniolo, Edin Dzeko, Jordan Veretout, Amadou Diawara e Lorenzo Pellegrini. Ogni anno, poi, bisognerà portare in prima squadra un giovane della Primavera: il primo sarà Riccardo Calafiori.
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