Friedkin, altri soldi nella Roma: investiti più di 700 milioni nel giro di due anni

Dan Friedkin
Dan Friedkin / ANP/GettyImages
facebooktwitterreddit

Sono più di 700 i milioni di euro investiti dalla famiglia Friedkin nella Roma. Cifra che si gonfierà quando la proprietà americana, come riferisce Calcio e Finanza, verserà circa 94 milioni per ripagare il bond da 275 milioni emesso nel 2019, con l’aggiunta di 175 milioni legati a un nuovo bond partecipato dal fondo statunitense Apollo. Secondi i conti di CF, riassunti dai colleghi in un preciso schema, i Friedkin hanno già investito 713 milioni di euro nella gestione della società giallorossa inpoco meno di due anni.

I Friedkin avevano pagato così l'ex proprietario James Pallotta:

  • 63,4 milioni per l’86,6% del capitale del club;
  • 8,4 milioni per “le altre partecipazioni societarie detenute direttamente e indirettamente da AS Roma SPV”;
  • 111 milioni per rimborsare i finanziamenti-Soci in favore del Club” erogati da Pallotta,;
  • 16 milioni per i finanziamenti-soci erogati in favore di Stadio TdV SpA;
  • 199 milioni complessivi.

Gli investimenti dei Friedkin per la Roma sono invece riassunti così da CF:

  • 10 milioni nell’agosto 2020;
  • 53 milioni nel settembre 2020;
  • 29,6 milioni nell’ottobre 2020;
  • 40 milioni nel dicembre 2020;
  • 10,5 milioni nell’aprile 2021;
  • 10 milioni nel maggio 2021;
  • 10,2 milioni nel giugno 2021;
  • 25 milioni nel luglio 2021;
  • 60 milioni nell’agosto 2021;
  • 25,9 milioni nel settembre 2021;
  • 10 milioni nell’ottobre 2021;
  • 10 milioni nel novembre 2021;
  • 15,8 milioni nel dicembre 2021;
  • 25 milioni nel gennaio 2022;
  • 7,5 milioni nel febbraio 2022;
  • 6,5 milioni nel marzo 2022;
  • 10 milioni nell’aprile 2022;
  • 10,2 milioni nel maggio 2022;
  • 25 milioni nel luglio 2022
  • 394,2 milioni complessivi. 

A questo si aggiunge anche quanto versato ai piccoli azionisti per raggiungere quota 95% del capitale giallorosso per un totale di circa 25,9 milioni di euro per il 9,32% delle quote, oltre alla già nominata ultima operazione legata al rifinanziamento del bond.