Francesco Totti, la storia dell'VIII Re di Roma
In Italia abbiamo visto passare molte stelle del calcio internazionale, ma una delle maggiori icone autoctone delle ultime generazioni è stato sicuramente Francesco Totti, una delle ultime bandiere del nostro campionato. Espressione del calcio d'istinto, del talento innato e coltivato tra le strade, fino all'incoronazione con la squadra del cuore.
Il futuro simbolo della Capitale nasce proprio qui, a Roma, dove inizia da subito a giocare per i quartieri e i vicoli della città. Da sempre innamorato dei colori giallorossi, sogna di vestire la numero 10. Nel 1986 viene acquistato dalla Lodigiani, dove il suo talento già germogliato verrà educato ed inizierà a formarsi davvero, aspettando la chiamata della Roma che finalmente arriva nel 1992. Partirà dalle fila del settore giovanile per arrivare all'esordio con la prima squadra a soli sedici anni. Da lì paleserà subito le sue qualità, lavorando senza sosta per anni e diventando presto un giocatore imprescindibile. A 21 anni festeggia le 100 presenza in Serie A e diventa capitano ed idolo indiscusso della squadra e del popolo romanista. Un rendimento altissimo, che lo rende un'icona dei suoi stessi colori. Nel 2001, dopo aver spiccato per tutto il campionato, firma un goal nella partita decisiva per l'assegnazione dello Scudetto. La stampa e i tifosi lo ergono a miglior giocatore della squadra. La stagione successiva trova la via del goal anche in Champions League. Nell'ottobre 2005 la Roma gioca contro l'Inter, e qui il capitano si inventa un tiro perfetto, un cucchiaio inimitabile che strappa gli applausi anche dai tifosi avversari. Nel febbraio del 2006 arriva l'infortunio, Totti si frattura il perone, lasciando l'Italia in apnea fino al Mondiale, in cui il suo inatteso ritorno stupisce tutti.
Proprio nel Mondiale, contro l'Australia segna il rigore decisivo che porta la nazionale ai quarti di finale, per poi vincere il titolo. Nel 2007 vince la prima Coppa Italia, e nello stesso anno vince la Scarpa d'Oro. Da lì colleziona una lista interminabile di vittorie e giocate eccezionali, un elenco lunghissimo che pochi possono vantare di aver iscritto. Da citare sicuramente il suo cucchiaio dal dischetto all'Olanda, nella semifinale degli Europei del 2000, diventato uno dei simboli della sua storia personale. Dopo una carriera mastodontica, costellata da successi, da sempre supportata dall'intera tifoseria romana, il 17 luglio 2017 Francesco Totti lascia per l'ultima volta il campo, con la maglia giallorossa. L'addio al calcio è sofferto, ma sollevato dalla consapevolezza di aver fatto la storia. Il gladiatore che della sua patria è stato anche bandiera assoluta, il 28 maggio 2017 ha lasciato l'Olimpico dedicando una lettera d'addio a tutti i tifosi, per sempre innamorati dell'eterno capitano che, ancor prima di essere un giocatore, è stato un tifoso, un fedelissimo amante e figlio della sua Roma.
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