Fiorentina-Roma: i giallorossi vincono ma non convincono

Dopo la cocente sconfitta di domenica scorsa contro il Milan, la Roma di Paulo Fonseca andava a Firenze con l'imperativo categorico di portare a casa i 3 punti. L'obiettivo dei giallorossi era quello di restare in scia di Juventus e Atalanta per quanto riguarda la zona Champions e di allontanare le inseguitrici, approfittando in particolare del pareggio del Napoli.

Gli uomini di Fonseca sono riusciti a portare a casa la vittoria, imponendosi per 2-1 con un gol di Diawara all'ultimo minuto, ma il tecnico portoghese non può ritenersi assolutamente soddisfatto della prestazione dei suoi. A mente fredda sono diversi i problemi che l'allenatore giallorosso deve affrontare. Vediamoli nel dettaglio.

Fase difensiva da rivedere

Ieri sera la Roma ha subito solo un gol. Ma tra buoni interventi di Pau Lopez ed errori dei viola nell'ultimo passaggio o al momento della conclusione, i giallorossi avrebbero potuto prenderne molti di più. Infatti, la difesa concede lascia troppo spazio alle ripartenze avversarie, concedendo fin troppe occasioni da gol. Chiaramente, squadre di medio-bassa classifica non ti puniscono a ogni errore, ma lo schieramento ballerino dei 3 dietro spiega perché la Roma non abbia mai vinto contro le grandi.

Questione infortuni

I problemi difensivi sono anche (ma non solo) correlati agli infortuni in difesa. Ieri sera Fonseca ha potuto schierare nuovamente Kumbulla da titolare e Smalling a gara in corso. Però Bryan Cristante è stato ancora una volta costretto a giocare come perno centrale della linea a tre, arretrando ulteriormente la propria posizione da quando gioca nella Roma.
Come se non bastasse, a 30 minuti dalla fine Veretout cerca di ripiegare su uno dei tanti contropiedi della Fiorentina, ma si fa male al flessore della gamba destra. Non si conosce bene ancora l'entità del problema, ma visto che il francese non è stato nemmeno in grado di uscire dal campo sulle sue gambe, si teme un lungo stop.

E Dzeko?

Attualmente l'ormai ex capitano è infortunato, ma sembra ormai dato per certo che non è più l'attaccante titolare della squadra. Ieri Borja Mayoral non ha offerto una grande prestazione, risultando inoffensivo per tutta la partita. La punta spagnola sembra ancora troppo inesperta per farsi carico dell'attacco dei giallorossi e affidarsi a lui per tutte le gare rimanenti non sembra una mossa molto astuta. Inoltre, c'è un altro aspetto da non sottovalutare: quanto inciderà la questione-Dzeko all'interno dello spogliatoio? I giocatori sembrano schierarsi col bosniaco e chiedono (Pellegrini in primis) che la fascia torni sul suo braccio, ma Fonseca non vuole sentire ragione.

Ma non è tutto da buttare

Ai lettori di fede giallorossa sarà venuta la tachicardia leggendo esclusivamente dei problemi della propria squadra. Allora noi ci teniamo a tranquillizzarlo, evidenziando gli elementi che fanno ben sperare i tifosi.

Con la Fiorentina, la Roma non ha offerto una grande prestazione, l'abbiamo detto. Tuttavia è lecito aspettarsi che una squadra che cerca di salvarsi una volta per tutte possa porre una forte resistenza. Ed è qui che la Roma ha dato prova di una buona maturità: infatti, pur non dominando, le grandi squadre sono capaci di vincere anche partite difficili. Con il gol a tempo quasi scaduto, Diawara ha dimostrato che la Roma lotta; che quando c'è da combattere non si tira indietro.

C'è un altro motivo per sorridere: Zaniolo è pronto al rientro. Non si conosce ancora la data precisa del ritorno e, nonostante la giusta prudenza, Fonseca potrebbe averlo a disposizione per il rush finale, magari arretrando Pellegrini a centrocampo e mettendolo in un tridente con Dzeko (?) e Mkhitaryan. Allora sì che la Roma potrebbe agguantare un obiettivo - la qualificazione in Champions - che a inizio stagione sembrava decisamente fuori portata.

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