Per la Fiorentina Vlahovic è una grana: cederlo a gennaio o sperare nella convivenza forzata?

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Gabriele Maltinti/GettyImages
facebooktwitterreddit

Sicuramente col più classico del senno di poi, Rocco Commisso si starà mangiando le mani per quel secco "no" recapitato all'Atletico Madrid e ai suoi 60 milioni di euro (+ 10 di bonus) per mettere le mani su Dusan Vlahovic.

Il giovane bomber serbo, infatti, aveva - e ha ancora - un contratto con la Fiorentina in scadenza a giugno 2022, con le trattative per il rinnovo ufficialmente interrotte prima dal comunicato del club viola e poi anche dall'entourage del calciatore, che ha spiegato come non ci saranno più rapporti con il presidente viola.

Rocco Commisso
Il presidente Rocco Commisso / Gabriele Maltinti/GettyImages

Una situazione pesante per l'ambiente e per la squadra di Vincenzo Italiano, con il pur bravo tecnico che non può prescindere da un attaccante come Vlahovic. Per il classe 2000, finora, "solo" 4 reti (tre su rigore) in 8 giornate a fronte delle 20 della scorsa stagione, e un silenzio - comprensibile - che non sta facendo bene ne a lui, ne alla squadra.

A questo punto, con il mercato di gennaio che incombe, la domanda sorge spontanea. Cederlo subito al miglior offerente o tenerlo fino a fine stagione per poi perderlo a parametro zero.

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Maurizio Lagana/GettyImages

La risposta, secondo chi vi scrive, non può non essere la prima. Anche se, vista la scadenza di contratto vicina, molto difficilmente arriveranno i tanti milioni offerti dall'Atletico Madrid. Soldi, tanti o pochi che siano, che permetterebbero comunque di mettere a bilancio una plusvalenza e trovare allo stesso tempo un sostituto (si parla di Alexandre Lacazette dell'Arsenal) il più degno possibile.


Segui 90min su Instagram.