Final Eight di Champions e Europa League: esperimento riuscito? Può essere un'idea per il futuro?
Per fare fronte all'anomala stagione che abbiamo vissuto per via dell'emergenza Covid-19 e terminare sul campo Champions e Europa League, l'UEFA ha dovuto modificare in corsa i regolamenti delle due competizioni europee per club decidendo alla fine di optare per l'inedita idea delle final-eight in pieno stile pallacanestro. È stata una buona o cattiva idea?
Indubbiamente un'ottima idea. Date le circostanze la UEFA ha fatto la scelta più sensata riuscendo al contempo a dare una ventata di aria fresca alle due competizioni rendendole ancor più spettacolari e incerte. Il fatto che si giochi in campo neutro (anche se al momento a porte chiuse) ma soprattutto in gara secca ha cambiato le carte in tavola aggiungendo per l'appunto spettacolarità e imprevedibilità a due competizioni già di per sé uniche: in 90' può succedere letteralmente di tutto, il livello di tensione e adrenalina aumenta sensibilmente e lo spettacolo in campo ne giova.
Dunque ben venga se questa formula dovesse essere confermata in vista del futuro. Calendario alla mano, con i match ad eliminazione diretta che verrebbero giocati in gare secca e non più tra andata e ritorno, ci sarebbero meno partite da giocare ma lo spettacolo in campo aumenterebbe senza ombra di dubbio. L'UEFA in vista di una possibile futura riforma delle coppe dovrebbe ragionare in termini di qualità delle partite, non di quantità.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Serie A!