FIGC e Lega Serie A in pressing sul Governo: si va verso una riapertura degli stadi del 50%

Mario Draghi e Gabriele Gravina con la coppa dell'Europeo in mano
Mario Draghi e Gabriele Gravina con la coppa dell'Europeo in mano / Claudio Villa/Getty Images
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Per ripartire definitivamente dopo la pandemia, il mondo del calcio ha bisogno di fare affidamento sulla riapertura (anche parziale) degli stadi. Lo sanno bene la FIGC e la Lega Serie A, che negli ultimi giorni hanno provato a farsi sentire con gli esponenti del Governo in merito alla questione. La speranza è di ricevere presto delle notizie rassicuranti sul delicato tema della graduale riapertura degli stadi italiani già con l'inizio della prossima stagione.

Mario Draghi, Gabriele Gravina
Mario Draghi e Gabriele Gravina / Claudio Villa/Getty Images

La richiesta arriva dopo il controllo della pandemia grazie alle vaccinazioni di gran parte della popolazione (con l'introduzione del green pass) e viene spinta anche dai 300 milioni di euro di incassi complessivamente persi per i club del massimo campionato a causa della chiusura degli impianti (se si includono anche gli sponsor, i mancati introiti complessivi sono stati stimate in 1,2 miliardi di euro). Motivi che hanno spinto la maggior parte dei presidenti di Serie A ad avanzare la richiesta di una riapertura totale, specie dopo la prova generale dell'Europeo giocato anche allo stadio Olimpico di Roma.

La Lega Serie A vorrebbe il 100% della capienza sin dalla prima di campionato del prossimo 22 agosto, mentre il Governo Draghi preferisce andarci cauto. "Il traguardo che potrebbe mettere tutti quanti d'accordo sarebbe una riapertura degli stadi al 50% della capienza" scrive Calciomercato.com.


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