Fermín López, il nuovo canterano che ha illuminato il Clasico
Ci sono foto indimenticabili che vengono scattate in momenti casuali e altre per cui si attende una vita. Ecco per Fermín López, canterano classe 2003 del Barcellona, questi due momenti si sono intrecciati in un'amichevole che emanava sensazioni diverse rispetto alle classiche di distensione e rilassatezza del precampionato estivo.
Normale se un precampionato ha in programma il Clasico come piatto principale, la partita in cui un canterano sogna da sempre non soltanto di apparire, ma di esserne il protagonista principale. E, anche se il Real Madrid ha colpito 5 legni, anche se in palio non c'era nulla, il ruolo di miglior attore del palcoscenico statunitense l'ha conquistato per una sera il più insospettabile tra i calciatori a disposizione di Xavi Hernandez.
Passaggio sbagliato da Kroos a ridosso della sua area di rigore (già un segnale che stava per succedere qualcosa di incredibilmente raro) e tocco di prima di Sergio Roberto verso Fermín López. Controllo orientato verso la porta, tocco di esterno destro per aggiustare e botta mancina terrificante sotto la traversa.
Già così sarebbe bastato per raccontare una prima gioia indimenticabile. Non bastava evidentemente a Fermín López che qualche minuto più tardi si è inventato questa giocata qui. Seconda palla vinta in contrasto con Tchouamení, conduzione tagliata davanti a Kroos e idea filtrante per Ferran Torres che con in pallonetto raddoppia.
Gol potente con il mancino, tocco morbido con il destro (il suo piede forte). In questo caso i riflettori non si sono accesi sul canterano, è stato lui a prenderli, in una serata già molto calda, per puntarli su di sé. Ed è difficile non commentare e soprassedere a un ingresso in campo così mozzafiato. Xavi, nella prima sfida americana contro l'Arsenal gli aveva concesso 33 minuti, diminuiti nel Clasico in cui ne ha collezionati 25, rendendoli però abbastanza magici.
L'allenatore blaugrana, nel postpartita ha parlato così del giovane del momento: "Fermín è un calciatore con talento e ultimo passaggio, che sa usare entrambi i piedi e può giocare sia a destra che a sinistra. Ha 20 anni ma molta personalità. È un calciatore che mi piace, che ha talento e quell'ultimo passaggio che ci è mancato nella stagione passata. Non ha paura, chiede la palla e gioca facile. Quando vedo questo in allenamento devo dargli minuti e fiducia".
Alla descrizione delle sue caratteristiche ci ha pensato l'allenatore, togliendoci un po' di lavoro; nel Clasico l'ha inserito al posto di Pedri, mentre Raphinha sostituiva Dembelé. Un bagno di fiducia che l'ha portato in campo addirittura prima di Ansu Fati e Ferran Torres, e ora abbiamo capito il perché.
Tra le molte immagini postate sui social scegliamo questa, caricata dallo stesso Fermín López. Dopo il suo gol ha baciato lo stemma culés esplodendo in una gioia visibile a distanza; dopo il suo assist (e il gol di Ferran Torres) ha esultato come se la sfida decidesse un qualche trofeo.
Passato e prospettive "su Instagram"
Per l'evoluzione di Fermín López facciamo un salto sul suo profilo Instagram dove è presente materiale a sufficienza in grado di regalare un'idea del suo percorso.
La prima foto risale all'estate 2016, periodo in cui un tredicenne Fermín saluta e ringrazia il Real Betis Balompié, lo aspetta il Barça. Sbarcato in blaugrana c'è un'immagine con altri giovani calciatori, lui è il più piccolo di stazza e al suo fianco figura un inconfondibile Xavi Simons, con cui posa anche da solo sulla spiaggia. Scorrendo per tornare all'attualità vediamo gli scatti con gli idoli Luis Suarez, quella necessaria con Lionel Messi e diverse immagini e video in cui Fermín López risulta essere sempre molto più minuto di compagni e avversari.
Il percorso nelle giovanili prosegue, sempre lontano dai riflettori e dalle nazionali giovanili. Arriva l'occasione di lasciare Barcellona, quella che però suona spesso come inizio di una marcia funebre nei campionati cadetti per i più promettenti dei settori giovanili professionistici. Fermín López sbarca in prestito al Linares, in Primera RFEF, la terza serie spagnola. La marcia cambia subito ritmo e modifica totalmente il mood trasformandosi in una composizione molto più allegra; il canterano porta a termine una stagione straordinaria in cui mette a segno 12 gol con la 10 numero sulle spalle e partendo o da ala sinistra o da trequartista.
Qui la raccolta di tutti i suoi gol con il Linares.
Nonostante la grande stagione, il livello più alto del Barcellona e un contratto in scadenza nel 2024 facevano presumere che Fermín sarebbe finito nel Barça Athletic in questa stagione. Circa un mese dopo possiamo dire che è andata molto diversamente. Xavi l'ha convocato per i primi allenamenti e l'andaluso che ha posizionato El Campillo (paese di poche migliaia di abitanti in cui è nato) sulla mappa del calcio spagnolo, convincendo l'allenatore al punto da portarlo nella tournée statunitense e concedergli protagonismo e minuti.
Nella corrente stagione, nel centrocampo-attacco dei blaugrana sono arrivati Oriol Romeu e Ilkay Gundogan, e partiti Pablo Torre, Alex Collado e Nico Gonzalez. Sulla carta in questi reparti non esiste lo spazio per Fermín López, ma negli ultimi anni lo si è trovato per Ansu Fati, Pedri, Baldé e Gavi, e chissà che l'andaluso non possa combattere nel prossimo futuro per una maglia proprio con i suoi colleghi della cantera.