Fede Valverde tra i tre giocatori più forti al mondo

Federico Valverde
Federico Valverde / Quality Sport Images/GettyImages
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Non lo diciamo noi, ma Toni Kroos, suo compagno e collega nel centrocampo dominatore del Real Madrid. In quella zona del campo il tedesco ieri ha preso in mano i ritmi del Clasico, modellandoli a suo piacimento e innescando la corsa di Vinicius in occasione del gol di Benzema, dopo una fantastica conduzione di 30 metri fino alla linea di centrocampo.

Ancelotti lo ha tenuto in campo tutti e 90 i minuti ed è forse dallo spogliatoio che ha deciso di pubblicare il seguente tweet, tra i festanti giocatori del Real Madrid.

Attendiamo un aggiornamento di valore transfermarkt dopo queste parole perché secondo il database calcistico Fede Valverde non rientra nemmeno in Top Ten. 12° posto per l'uruguaiano nel mondo, a pari merito con tanti altri calciatori come Bernardo Silva, Alexander-Arnold, Declan Rice o Jamal Musiala con una valutazione di 80 milioni di euro.

La crescita nell'ultimo anno è stata esponenziale. Ritagliarsi uno spazio in un Real Madrid non solo non è facile, ma a tratti è anche impensabile. Una squadra praticamente perfetta con almeno 8 intoccabili su 11 e solo qualche individualità su cui si può lo discutere. Nei big match però a Valverde non si può rinunciare, per il suo protagonismo, la dominante esplosività, la capacità di leggere alcune situazioni di gioco e spezzare a metà le linee avversaria con corse in conduzione palla davvero impressionanti.

Lo aveva fatto più volte l'anno scorso, si è ripetuto già in un paio di occasioni quest'anno aggiungendo alle sue incredibili prestazioni 5 gol, tra i quali è difficile trovarne anche solo uno banale. Le capacità atletiche gli permettono di seminare in contropiede i suoi avversari e dare una soluzione in più a Vinicius quando scatta in profondità e rientra per servire un suo compagno. Sul secondo palo o a rimorchio Fede Valverde arriva sempre e mantiene una lucidità difficilmente comprensibile dopo decine e decine di chilometri percorsi.

Largo a destra nelle gare importanti, centrocampista centrale per far rifiatare i senatori. Con una posizione che spesso varia è già tra i leader del Real Madrid e, anche se la sua posizione in campo può sviare, è fondamentale per Carlo Ancelotti per sostenere il peso dell'attacco e un centrocampo "leggero" con Modric e Kroos.

Nel Clasico non solo lo strapotere e il sigillo personale con una botta terrificante al limite dell'area, ma anche una corsa palla al piede per 50-60 metri e il servizio a Rodrygo con i tempi perfetti che innesca il rigore del 3-1.

Sono sempre esistiti calciatori con un quid in più dal punto di vista atletico che peccavano magari sotto altri punti di vista, come ad esempio la qualità tecnica. A Fede Valverde invece non manca nemmeno quella. Non ha chiaramente il genio di Ozil, la precisione di Kroos o la capacità di Modric nello stretto, ma la sua dominanza fisica non inficia in minima parte la lucidità in determinati momenti della partita: ha mezzi tecnici importanti (in caso contrario difficilmente giocherebbe in questo Real Madrid) e un tiro in porta fuori dal comune.

Dire che rientri nella Top 3 dei calciatori a livello mondiale non è un'esagerazione (la posizione nella classifica va aggiornata al più presto e l'uruguaiano salirà senza dubbio qualche gradino), ma semplicemente il pensiero di chi ha vissuto l'ennesima vittoria del Real Madrid. Di chi gli gioca accanto a lui da anni, ha appena vinto una Champions grazie a un suo assist, un derby e un Clasico con un suo gol e conosce nei dettagli il livello e le potenzialità di un calciatore che rappresenta l'equilibrio e allo stesso tempo il punto di rottura dei nuovi/vecchi blancos di Carlo Ancelotti.