Febbre a 90: la "Virage Sud" dell'Olympique Marsiglia

Gli ultras dell'Olympique Marsiglia
Gli ultras dell'Olympique Marsiglia / SYLVAIN THOMAS/GettyImages
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Siamo in Francia, dove si trova una delle curve più calde della Ligue 1. Un settore in cui il calcio viene vissuto in maniera viscerale. Stiamo parlando della Virage Sud dello Stade Velodrome dell'Olympique Marsiglia. Il club francese vanta in questo specifico settore dello stadio due frange di tifo organizzato: i Commando Ultras 1984 e i South Winners. Il primo occupa la parte bassa della curva, mentre il secondo quella più alta. Due poli che sono accomunati dalla stessa fede e ideologia politica e che si contrappongono fermamente alla la superpotenza della Capitale del Paese, ovvero il Psg.

I due gruppi ultras

  • Commando Ultras 1984: occupa - come già sottolineato in precedenza - la parte bassa della Virage Sud. Questo gruppo è caratterizzato da ideali quali antirazzismo e antifascismo, infatti i gemellaggi più noti di questi tifosi dell'OM sono con i blucerchiati della Sampdoria, gli amaranto del Livorno e i gialloneri dell'AEK Atene. Il loro motto è "Partout et toujours, seuls contre tous”, ovvero "Ovunque e sempre, da soli contro tutti". Sono anche dei tifosi alla "vecchia maniera", infatti allo stadio incitano i propri beniamini con tamburi e bandiere dal sapore decisamente vintage.
  • South Winners: occupa la parte alta della curva. Curiosità? Nelle loro bandiere spicca il colore arancione (estraneo a quelli del club). Il motivo? Un segno d'opposizione ai fascisti della Kop de Boulogne del Psg in occasione della trasferta di Parigi del 1989. Prendono parte al tifo organizzato dell'OM a partire dal 1987, ed è composto - a differenza dei Commando Ultras - da tifosi prevalentemente giovani che vivono nei quartieri periferici di Marsiglia. Il primo simbolo di questa frangia fu una testa di Harlock, poi un'aquila e infine un Bulldog. Solidarietà e tolleranza sono le parole chiave del gruppo.

La rivalità con il Psg

La rivalità tra il Marsiglia e il Psg sfocia nel cosiddetto Classique. Una sfida paragonabile solo dal punto di vista del tifo al Clàsico di Spagna tra Barcellona e Real Madrid, e che tuttora infiamma la Ligue 1.

Due poli totalmente opposti: da un lato Marsiglia, città con 860mila abitanti e seconda metropoli più importante della Francia frutto di immigrazioni quali quella italiana, quella degli armeni e quella maghrebina. Dall'altro invece Parigi, la metropoli con 2,2 milioni di abitanti e cuore pulsante del Paese che guarda al nord.

Seppur alimentata in questi ultimi anni dal potere economico degli emiri, bisogna sottolineare che la rivalità è principalmente nata nel 1991 quando il Psg fu rilevato dall'emittente Canal Plus che - per aumentare gli ascolti e l'interesse - decise di alimentare l'odio verso quell'OM all'epoca sulla "cresta dell'onda" grazie al presidente Bernard Tapie.

Un odio, una rage quella marsigliese, che si è visto anche in occasione della finale di Champions League del 2020 persa dai parigini contro il Bayern Monaco. Al gol di Kingsley Coman il Vieux Port di Marsiglia è esploso di gioia, segno evidente di come la città del mediterraneo non accetti la potenza calcistica della Capitale e rimarchi ancor oggi la vittoria del 1993 in finale contro il Milan come momento di assoluta gloria sportiva (una gloria europea che non ha ancora toccato i rivali parigini).

Sicuramente una delle tifoserie più calde d'Europa: l'Olympique Marsiglia vanta nel suo fortino un tifo molto caldo, con due frange come i Commandos Ultras e i South Winners che nei match più sentiti danno vita a pittoresche coreografie sugli spalti. La contrapposizione con il Psg è evidente, e sfocia anche in festeggiamenti sfrenati ad ogni k.o. degli eterni rivali. Questa è la Virage Sud dell'OM.