Falsi positivi per chiedere il rinvio delle partite: Liverpool nella bufera

Liverpool FC
Liverpool FC / Alex Livesey/GettyImages
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Il Liverpool avrebbe falsificato i risultati dei tamponi per chiedere il rinvio della semifinale d'andata di Carabao Cup contro l'Arsenal: questa l'accusa mossa da diversi club inglesi nei confronti dei Reds che ora rischiano una pesante sanzione.

Il 6 gennaio scorso il Liverpool aveva segnalato all'English Football League un “numero in rapida crescita di casi di COVID-19", chiedendo alla Lega di rimandare l'impegno di Coppa. L'EFL aveva accettato la richiesta, rilasciando il seguente comunicato:

“Avendo ora esaminato completamente le circostanze coinvolte, la lega ha accettato la richiesta del Liverpool dopo aver stabilito, anche se con riluttanza, che un rinvio era l’unica opzione poiché il club cerca di mitigare l’ulteriore rischio di infezione tra la sua squadra e il personale, oltre a garantire che la salute pubblica fosse protetta non viaggiando da Liverpool a Londra”.

Jurgen Klopp
Jurgen Klopp / Laurence Griffiths/GettyImages

Tuttavia, come annunciato da Jurgen Klopp in persona durante una conferenza stampa, dai successivi tamponi effettuati, solo un giocatore dei Reds (Alexander-Arnold) è risultato positivo. La notizia avrebbe scatenato le furie delle altre società, convinte che il Liverpool abbia ingigantito il numero di contagia solo per chiedere il rinvio della gara contro i Gunners.

Secondo quanto rivelato da The Athletic e riportato da Calcio & Finanza, la Federcalcio inglese è pronta ad aprire una indagine per chiarire la situazione, ma se il Liverpool dovesse rivelarsi colpevole rischierebbe gravi conseguenze.


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