Il fallimento dell'operazione Cristiano Ronaldo?

Uno sconfortato CR7 in Juventus-Porto
Uno sconfortato CR7 in Juventus-Porto / Chris Ricco/Getty Images
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Era il 3 aprile 2018 quando Cristiano Ronaldo segnò quella rovesciata stupenda in un Juventus-Real Madrid. Dopo quella rete e la standing ovation dello stadio, la dirigenza bianconera realizzò che per vincere la Champions servisse proprio un giocatore in grado di eseguire prodezze del genere. Nelle tre edizioni precedenti, la Juve era arrivata due volte in finale perdendo in entrambe le occasioni. Quindi nel luglio dello stesso anno ecco che il fenomeno portoghese sbarca a Torino con il compito di portare la Coppa dalle Grandi Orecchie in Piemonte.

Arriviamo a ieri sera. Juventus-Porto, gara di ritorno degli ottavi di Champions. La partita è decisiva, con la squadra di casa che ha bisogno di un gol per passare ai quarti dopo la sconfitta in Portogallo. Molto ci si aspetta proprio dal 7 bianconero, ma Ronaldo è praticamente invisibile in campo e, quelle poche volte che si manifesta, produce solo danni. L'emblema della partita di Cristiano è il tiro dal limite dell'area con Bernardeschi libero in sovrapposizione.

CR7 è a Torino ormai da tre anni, abbastanza per poter iniziare a tracciare un bilancio sulla sua esperienza in bianconero. Dal punto di vista sportivo, sono state stagioni preziose per il portoghese che è riuscito a conquistare quattro titoli (2 Scudetti e 2 Supercoppe Italiane), un premio come MVP della stagione 2018-19 e un posizionamento come vicecapocannoniere nell'annata passata, con 31 gol. Inoltre, nonostante le difficoltà della squadra in campionato, Ronaldo è capocannoniere del torneo con 20 gol.

Analizziamo ora l'affare-Ronaldo da un punto di vista economico. Con il suo acquisto, la dirigenza bianconera ha effettuato un investimento da circa 100 milioni per prelevarlo dal Real Madrid. Il contratto prevede un accordo di 4 anni, con un ingaggio della bellezza di 30 milioni netti a stagione. Sommando quindi queste cifre ai 12 milioni che il procuratore del portoghese, il potentissimo Mendes, ha preteso al momento della firma, la Juventus ha speso 357 milioni di euro per portare il campionissimo a Torino. Ma i bianconeri non hanno solo comprato un calciatore, infatti il marchio CR7 ha giovato alle casse della Vecchia Signora portando nuovi sponsor e incrementi nella vendita delle magliette. Inoltre, con i suoi 268 milioni di followers su Instagram, Ronaldo ha portato anche a una crescita dei social dei bianconeri, un aspetto da non sottovalutare.

Tutto bene allora, no? L'acquisto di Ronaldo ha portato solo vantaggi per la Juventus. Se pensiamo però che venne acquistato per colmare il gap con le big d'Europa e per provare a vincere la Champions, realizziamo come in tre anni i bianconeri siano usciti una volta ai quarti e due agli ottavi, facendo peggio dell'epoca pre-Ronaldiana. La verità è che il 7 di Madeira ha pesato molto sui bilanci della Juve, costringendo a degli acquisti non sempre azzeccati per rinforzare la rosa. Infatti a parte De Ligt e Chiesa, Paratici si è sempre dovuto ingegnare per ingaggiare atleti a parametro zero o che comunque comportassero un esborso ridotto. Si è venuto a creare un movimento Ronaldo-centrico in cui ogni mossa, ogni strategia viene effettuata in funzione del giocatore, ignorando quasi del tutto l'economia della squadra. Ed è questo probabilmente il motivo per cui la Juventus non va avanti in Champions League.


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