Falli di mano, altra rivoluzione: ecco come cambierà la regola dall'11 giugno

Nainggolan, Godin e l'arbitro Massa
Nainggolan, Godin e l'arbitro Massa / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Non c'è pace per la regola sui falli di mano, una di quelle più cambiate nel corso di questi ultimi anni. La novità, decisa dall'International Board e che entrerà in vigore dall'11 giugno, giorno in cui arriverà il via agli Europei, riporta al centro della questione la discrezionalità di giudizio da parte degli arbitri.

Roberto Rosetti
Roberto Rosetti / Paolo Bruno/Getty Images

L'interpretazione non sempre coerente sui falli di mano ha portato ad una decisione principale, e cioè quella che non tutti i tocchi di mano o braccio di un giocatore con il pallone saranno da considerarsi un fallo. Quindi, se il braccio non è attaccato al corpo ma il movimento del difendente è ritenuto congruo dall'arbitro non sarà calcio di rigore. Più nel dettaglio: “È fallo di mano se un giocatore: a) tocca deliberatamente il pallone con la mano/braccio, ad esempio avvicinando la mano/braccio al pallone; b) tocca il pallone con la mano/braccio quando ha ingrandito in modo innaturale il proprio corpo - si legge sul Corriere dello Sport -. Si considera che un giocatore abbia ingrandito il proprio corpo in modo innaturale quando la posizione della mano/braccio non è una conseguenza o non è giustificabile dal movimento del corpo per quella specifica giocata. Avendo la mano/braccio in tale posizione, il giocatore si prende il rischio che venga colpita dal pallone e venga fischiato fallo”.

Il capo degli arbitri Uefa Roberto Rosetti, oggi, illustrerà il cambio della regola che, però, non cambia per l'attacco, dove sarà sempre fallo di mano anche in caso di tocco accidentale.


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