I 3 motivi per i quali la Juve non esonererà Pirlo e continuerà con il Maestro in panchina

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Giorgio Perottino/Getty Images
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All'indomani della cocente eliminazione della Juventus agli ottavi di finale di Champions League per mano del Porto gli interrogativi in casa bianconera sono moltissimi. Ciclo finito? Cristiano Ronaldo se ne andrà a fine stagione? Ma soprattutto, Andrea Pirlo è già al capolinea? Riguardo quest'ultimo interrogativo la risposta è no. E vi spieghiamo anche i perché.


1. Il progetto è appena all'inizio

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Claudio Villa./Getty Images

Affidando la panchina ad Andrea Pirlo la Juventus l'estate scorsa ha dato il via ad un nuovo, lungo (e si spera vincente) progetto tecnico. L'ennesima eliminazione in Champions League fa certamente male ma la panchina del Maestro è al sicuro in quanto il progetto è per l'appunto appena agli albori e perché anche chi lo ha preceduto non ha saputo fare di meglio in campo europeo (almeno nelle ultime 3 stagioni).

2. La società non farà marcia indietro per una questione d'immagine

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli / MIGUEL MEDINA/Getty Images

La scelta della Juve di affidare la panchina della prima squadra ad un allenatore esordiente è stata senza dubbio un azzardo, una scommessa. La poca esperienza di Pirlo ha avuto senza dubbio il suo peso nell'eliminazione in Champions League ma ad oggi è impensabile che la società faccia marcia indietro appena un anno dopo averlo ingaggiato. Una decisione così drastica è già stata presa la passata stagione con Sarri e difficilmente verrà presa anche quest'anno: ne andrebbe dell'immagine e del blasone del club.

3. La Juve non può permettersi la terza rivoluzione in altrettanti anni

Federico Chiesa
Federico Chiesa / Jonathan Moscrop/Getty Images

A causa del Covid anche un club economicamente solido come la Juventus sta avendo non pochi problemi dal punto di vista finanziario. Esonerare Pirlo e ingaggiare un nuovo tecnico potrebbe comportare l'ennesima rivoluzione a livello di rosa e dato il momento storico i bianconeri non possono assolutamente permetterselo. Sì a qualche ritocco sul mercato ma pensare ad una profonda rivoluzione della squadra è irrealistico.


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