L'esonero immediato di Fonseca può essere la scelta giusta per la Roma?
Il nome di Paulo Fonseca era già sulla "graticola" Roma da tempo, ben prima del tracollo di ieri a Manchester con una gara gettata al vento e un atteggiamento incomprensibile nella ripresa. Per un 6-2 finale che ha mandato su tutte le furie non solo i tifosi, ma anche il presidente Dan Friedkin. Tanto che in mattinata si erano sparse a macchia d'olio voci di un esonero immediato e un allenatore pro tempore fino al termine della stagione, prima del nuovo corso che - stando agli ultimi rumors - dovrebbe essere targato Maurizio Sarri. Ma può mai essere questa la scelta giusta per il finale di stagione?
Secondo chi vi scrive no, non può essere questa la soluzione. Detto che ormai la scelta di cambiare tecnico, comprensibile visto che questa resterà negli annali come una delle stagioni più fallimentari di una Roma che terminerà fuori dall'Europa (al momento è settima, a 6 punti dall'Europa League e con una gara in più rispetto alla Lazio sesta) e con l'ambizione massima di centrare la qualificazione alla nuova Conference League.
Una scelta simile, in caso, si sarebbe dovuta operare prima, ma non sarebbe stata giustificata visto che fino a marzo la Roma era in corsa in Europa e addirittura terza in campionato, nonostante il cammino deficitario negli scontri diretti. Poi il tracollo vero e proprio in Serie A (sconfitte con Parma, Torino e Cagliari) e un all in a carte scoperte sull'Europa League, ormai volata via a meno di un clamoroso miracolo nel ritorno della semifinale con i Red Devils. Ormai bisogna chiudere al meglio la stagione con Fonseca al timone, per gli scossoni - i soliti - ci sarà tempo: basterà attendere poco più di un mese.
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