Esclusiva | Dalmat: "Inter, col Barça non è impossibile. Nessuno forte come Ronnie"
ESCLUSIVA - Barcellona-Inter si avvicina, con il popolo nerazzurro che attende con ansia il match di stasera. Noi di 90min abbiamo intervistato un ex nerazzurro. Qualche indizio? Il numero di maglia, il 18... e Scarpini (noto telecronista interista) lo chiamava Joystick. Stiamo parlando di Stephane Dalmat: l'ex centrocampista francese ha rilasciato una lunga intervista ai nostri microfoni. Ecco quanto emerso.
L'argomento principale non può non essere la sfida di stasera tra Barcellona e Inter, che tipo di gara ti aspetti?
"Mi aspetto sicuramente una partita molto difficile. Sappiamo che il Barcellona gioca in casa e che ha una grande capacità di possesso palla. Io mi ricordo di aver giocato contro il Barça: abbiamo perso 3-0 contro una grande squadra ed è sempre difficile giocare al Camp Nou. Non è più il Barcellona di tanti anni fa, fa meno paura. L'Inter ha giocato le due ultime partite con solidità e generosità. Un pareggio sarebbe perfetto, e una vittoria ottima. Sarà difficile ma non impossibile".
Chi tra l'Inter potrebbe decidere la sfida?
"Sicuramente con Lukaku sarebbe stato meglio, ma un giocatore come Lautaro Martinez ha dimostrato l'anno scorso contro il Liverpool che può fare da solo la differenza. Penso che quello dell'Inter sia un gruppo importante: ognuno può fare qualcosa in questa partita".
Conterà il fattore campo?
"Sì, il Barcellona deve per forza vincere. L'ambiente sarà particolare, penso che i tifosi saranno fondamentali per loro".
Quale potrebbe essere un episodio per sbloccare la partita?
"Potrebbe essere un calcio d'angolo. Il Barcellona soffre queste situazioni, io penso che l'Inter debba spingere su questo tipo di azioni perché hanno i giocatori che fisicamente sono più forti. Penso che questa possa essere una soluzione per fare gol".
Un doppio ex di Barcellona-Inter è Ronaldo. Sappiamo che hai condiviso lo spogliatoio dell'Inter con lui, che ricordo hai del "Fenomeno"?
"Era un bambino, scherzava sempre. Era molto generoso, semplice e aiutava molto i giocatori che erano in difficoltà. E' stato un onore poter giocare con lui. Anche se ho molto rispetto per Messi e Cristiano Ronaldo, Neymar e dopo aver conosciuto Pelè e Maradona... per me è il più grande della storia del calcio".
Nel 2017 sappiamo che hai avuto un incidente in moto e che sei stato sei giorni in coma. Dopo il coma ha regalato una maglia dell'Inter a tuo figlio. Che cos'è per te l'Inter? Cosa ha significato per te vestire la maglia nerazzurra?
"Per me è stato un onore e un sogno aver fatto due anni all'Inter. Dopo ho giocato con molte squadre, però quando ho smesso di giocare mi sono ricordato molte cose della mia esperienza all'Inter. Voglio trasmettere questa voglia a mio figlio. Se non farà il calciatore fa niente, ma voglio che senta la passione che ho per l'Inter".
Cosa fa oggi Stephane Dalmat?
"Alleno una squadra vicino casa mia. Ho anche un progetto dove sono nato (a Tours ndr.) per fare della squadra della mia città una grande realtà a livello professionistico".
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