Eriksen è pronto a riprendersi l'Inter: gli ostacoli da superare e le intenzioni per il futuro

Christian Eriksen è pronto a prendersi l'Inter. Arrivato a Milano con l'ingombrante etichetta di top player, nei suoi primi mesi nerazzurri il danese è stato poco impiegato da Antonio Conte. Ma i motivi sono chiari anche al diretto interessato: "In Italia mi sento molto ben accolto sia dal club, sia dai compagni che dai tifosi. Certo, è tutto diverso: mi dovevo inserire in un gruppo già formato, imparare una nuova lingua e un nuovo stile di gioco" ha sottolineato in una recente intervista in patria. E questi sono i punti che obbligano a fare delle valutazioni, senza la necessità di bollare precocemente il danese come 'flop'.

Il motivo del poco minutaggio dell'ex Tottenham è inevitabilmente legato ad un discorso di ambientamento: dopo anni trascorsi in Premier League, Chris dovrà ora adattarsi al calcio italiano (senz'altro più tattico di quello inglese) in una stagione in corso, oltre tutto, più incerta del solito vista l'emergenza Covid-19; inoltre, Eriksen è 'costretto' a trovare le giuste misure in un nuovo modulo (il 3-5-2) e soprattutto un nuovo ruolo: abituato ad agire libero sulla trequarti, Chris sta ora studiando da mezzala 'alla Conte', tecnico che richiede grande ai suoi dinamismo e intensità in entrambe le fasi di gioco.

"Amo giocare a calcio, quella deve essere la mia più grande motivazione. Il mio prossimo obiettivo è quello di giocare con regolarità all'Inter. Se è vero che devo andare via? No" ha ribadito il classe '92 durante una Q&A con Dr Sporten, stoppando sul nascere le voci di mercato. Eriksen è un top player dell'Inter e avrà modo di dimostrarlo anche in campo.

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