Eriksen terrà il defibrillatore interno: due ipotesi per il futuro del danese
Emergono nuovi dettagli sull'intricata vicenda legata a Christian Eriksen, colpito da un malore durante Danimarca-Finlandia di Euro 2020 lo scorso 12 giugno. Il centrocampista danese, ancora sotto contratto con l'Inter, ha comunicato la propria intenzione di non togliere il defibrillatore interno che gli impedirebbe, di conseguenza, di giocare in Serie A.
Il suo addio ai nerazzurri si fa sempre più concreto, perché l'obiettivo del calciatore è quello di tornare in forma in vista dei Mondiali del 2022 in Qatar. E secondo Tuttosport, sono due le squadre in grado di offrirgli tale possibilità.
La prima riguarda l'Odense, con cui Eriksen si sta allenando da diverse settimane. Queste le parole del direttore sportivo Enrico Augustinus: "È una sua decisione al 100%, se potessimo dargli un contratto lo faremmo. Abbiamo un buon rapporto con lui, abbiamo contatti regolari ed è fantastico che possa allenarsi ad Adalen. Ma non gli proporremo nulla fin quando non deciderà se tornare a giocare ma naturalmente per lui ci sarà sempre posto. I soldi? Non ci sono club danesi che hanno soldi per comprarlo, forse il Copenhagen ma c'è differenza se sarà libero dall'Inter o no. Ma non ci sono club, qui, neppure in grado di dargli uno stipendio all'altezza di quello attuale e non vogliamo decuplicare lo stipendio più alto della Superliga. Per lui ci sarà posto anche fuori dal campo, se dovesse chiedercelo". Il piano B è rappresentato, invece, dall'Ajax, pronta a riaccogliere l'ex Tottenham.
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