Ennesimo girone da ritorno da incubo per l'Inter: nemmeno Conte è riuscito ad invertire il trend degli ultimi anni

FC Internazionale v US Sassuolo - Serie A
FC Internazionale v US Sassuolo - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images
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L'Inter ci è ricascata per l'ennesima volta. I nerazzurri dopo aver disputato un ottimo girone d'andata ed aver messo insieme la bellezza 46 punti (frutto di 14 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta) hanno nuovamente commesso l'errore di gettare alle ortiche tutto l'ottimo lavoro svolto nella prima metà di campionato disputando un girone di ritorno da incubo come già accaduto in passato sotto le gestioni Mancini e Spalletti.

Ma per quale motivo i nerazzurri ogni anno rovinano puntualmente con le proprie mani l'ottima prima parte di stagione? Difficile dirlo con certezza ma ci sono comunque varie ipotesi a riguardo. La prima di queste è che l'Inter una volta che la posta in palio diventa man mano sempre più alta va in panico facendosi travolgere da questioni psicologiche. Se si vuole puntare alla conquista dello Scudetto nel girone di ritorno è fondamentale non commettere passi falsi e mantenere una certa continuità a livello di risultati: in questo i nerazzurri hanno peccato in passato e stanno peccando ancor'oggi. Più le pressioni aumentano e più la formazione meneghina va in panico: in chiave Scudetto queste situazioni si pagano.

La seconda ipotesi in merito al crollo dell'Inter nel girone di ritorno è strettamente legata alla prima e al fattore psicologico. Il fatto di dover per forza di cose fare risultato per poter rimanere in corsa nella lotta Scudetto porta i nerazzurri a crollare dal punto di vista mentale, a non ragionare più con lucidità e freddezza. La squadra va letteralmente in ansia facendosi molto spesso rimontare in una situazione di momentaneo vantaggio: i nerazzurri una volta che sono in vantaggio anziché chiudere la gara ed il risultato "ammazzando" definitivamente l'avversario si fanno molto spesso rimontare gettando alle ortiche preziosissimi punti.

Soccrates Images/Getty Images

Con l'avvento sulla panchina nerazzurra di un allenatore navigato come Antonio Conte tifosi e addetti ai lavori speravano che queste tendenze autolesionistiche che hanno caratterizzato le ultime stagioni della squadra non si sarebbero più presentate ma purtroppo per loro non è stato così. Il lupo perde il pelo ma non il vizio..


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