El Shaarawy può essere l'arma a sorpresa della Roma?

Stephan El Shaarawy
Stephan El Shaarawy / Francesco Pecoraro/GettyImages
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"Anno nuovo, vita nuova": è il mantra che ci ripetiamo un po' tutti quando l'anno sta per finire ma puntualmente i nostri buoni propositi vanno sempre a farsi benedire. Chi invece ha mantenuto le promesse è la Roma, che nel 2023 sembra essersi messa alle spalle ogni dubbio circa la qualità del suo gioco.

Complice anche il rientro di Dybala, i giallorossi stanno adottando un atteggiamento più propositivo, meno legato alle caratteristiche dell'avversario che si trovano di fronte e improntato alla volontà di imporre i propri ritmi alla gara. Sebbene la vittoria non sia sempre arrivata, gli uomini di Mourinho stanno raccogliendo sempre più certezze e una di queste è un giocatore che, dopo un periodo ai margini, si è saputo riprendere la scena.

Per Stephan El Shaarawy è ormai troppo tardi per realizzare tutto quello che le sue qualità ci lasciavano presagire a inizio carriera, ma chi l'ha detto che a 30 anni non abbia più nulla da dire in Serie A?

Stephan El Shaarawy
Stephan El Shaarawy / Gabriele Maltinti/GettyImages

Il Faraone non è il primo né l'ultimo talento che non è riuscito a esprimersi ai massimi livelli, ma a differenza degli altri ha uno spirito di sacrificio che si vede soltanto nei giocatori che, invece, grandi qualità non ne hanno e devono compensare con la corsa i loro vuoti tecnici. Quando Mourinho gli ha chiesto se se la sentisse di giocare da quarto sulla sinistra, sobbarcandosi i compiti difensivi che questo ruolo richiede, in molti avrebbero storto il naso, invece El Shaarawy ha risposto presente e non si è fatto problemi a giocare molto più lontano dalla porta avversaria e ad avvicinarsi alla propria. I limiti in fase di copertura ci sono: d'altronde, a 30 anni ormai compiuti, sfido chiunque a imparare a fare una diagonale. Ma è la personalità con cui interpreta il ruolo a renderlo unico.

Non essendo mancino, non può prendere il fondo per crossare in area, ma preferisce venire dentro il campo e inventare con il piede forte, servendo magari qualche compagno tra le linee. Se da un lato la Roma ne perde in termini di copertura, dall'altro ne guadagna esponenzialmente sotto il piano del gioco, che esalta così le caratteristiche di Dybala, Pellegrini e Abraham.

Con Zaniolo ormai fuori rosa e uno Spinazzola che rimarrà out per almeno un mese a causa dell'ennesimo infortunio, El Shaarawy potrebbe ritagliarsi un minutaggio importante all'interno di una stagione che vede i giallorossi competere ancora su tre fronti. Che sia da quarto di centrocampo o da esterno d'attacco, il Faraone può garantire imprevedibilità e classe alla manovra offensiva: tutto quello che è mancato alla Roma negli ultimi mesi del 2022 e che invece sembra aver trovato in queste prime uscite del 2023.