EA Sports risponde a Ibrahimovic: "Rispettiamo gli accordi". E spunta un contratto con il Milan

Francesco Pecoraro/Getty Images
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Lo sfogo su Twitter di Zlatan Ibrahimovic nei confronti di EA Sports, casa produttrice del videogioco calcistico FIFA, ha destato parecchio scalpore. Secondo l'attaccante del Milan, negli anni sarebbe stato utilizzato il suo marchio (nome e volto) senza una specifica autorizzazione: “Chi ha concesso a FIFA EA Sport il permesso di usare il mio nome e la mia faccia? FIFPro? Non sono a conoscenza di essere un membro di FIFPro e se lo sono, sono stato messo lì senza alcuna reale conoscenza attraverso qualche strana manovra. E di sicuro non l’ho mai permesso a FIFA o a FIFPro per fare soldi usandomi. Qualcuno sta facendo profitto sul mio nome e sulla mia faccia senza alcun accordo in tutti questi anni. È ora di indagare”.

Immediata la replica di EA Sports, che ha voluto fare chiarezza attraverso un comunicato ufficiale: "EA SPORTS FIFA è il videogioco di calcio leader nel mondo e, per creare un'esperienza autentica, anno dopo anno lavoriamo con numerosi campionati, squadre e talenti individuali per garantire i diritti di somiglianza dei giocatori che includiamo. Uno di questi è un rapporto di lunga data con il rappresentante globale dei calciatori professionisti, FIFPro, che collabora con una serie di licenziatari per negoziare accordi a vantaggio dei giocatori e dei loro sindacati".

L'azienda statunitense ha poi smentito le voci circa un accordo economico da 45 milioni di dollari in tre anni con David Beckham, attuale proprietario dell'Inter Miami in Major League Soccer: "Abbiamo visto i report sui termini del nostro accordo per riportare David Beckham in EA SPORTS FIFA. Non divulghiamo dettagli specifici, ma possiamo assicurarvi che le cifre riportate vengono completamente sensazionalizzate attraverso segnalazioni irresponsabili e non sono in alcun modo accurate".

Ma il dettaglio che annulla la tesi di Ibrahimovic riguarda il contratto stipulato da EA Sports con il Milan per strappare i diritti del club rossonero alla concorrente Konami, produttrice del videogioco PES. Secondo i termini burocratici, l'azienda può operare sull'immagine di ciascun tesserato. Mistero risolto.


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