E' crisi Lazio. I biancocelesti subiscono la rimonta del Sassuolo e restano a - 7 dalla Juventus. Bye bye Scudetto
Ad aprire la 32esima giornata di Serie A, una partita molto interessante, Lazio-Sassuolo. I biancocelesti, reduci da due sconfitte, devono rialzarsi. Seppur lo Scudetto sembri ormai fantasia, infatti, c'è un secondo posto da difendere dagli attacchi della formidabile Atalanta di Gasperini. Di fronte, però, c'è un Sassuolo formato Europa League.
RIVELAZIONE RASPADORI - In un pomeriggio di metà luglio, ecco che il calcio italiano scopre Giacomo Raspadori. Schierato, a sorpresa, titolare al posto di Ciccio Caputo, l'attaccante classe 2000, infatti, ha ripagato pienamente la fiducia di De Zerbi dimostrando ottime qualità, tra cui una personalità non da tutti. Raspadori, infatti, inizia il match con una lotta corpo a corpo con Acerbi. Non solo carattere, però. Il classe 2000, infatti, si muove per tutto il match, chiedendo palla, puntando l'uomo e, soprattutto, tralasciando il gol annullato, segnando il pareggio. Che rivelazione.
CRISI LAZIO - La partita inizia con le due squadre che si studiano, ma, poi, è il Sassuolo a prendere in mano il pallino del gioco con la Lazio che cerca di rendersi pericolosa in contropiede. Proprio grazie a due ribaltamenti di fronte, infatti, i biancocelesti creano le loro più grandi occasioni che, però, Immobile e Luis Alberto sprecano in modo incredibile. Le chances migliori, tuttavia, sono del Sassuolo. I neroverdi, prima, si vedono annullare il gol del giovanissimo, e interessantissimo, Giacomo Raspadori per un fuorigioco su cui permangono i dubbi, poi, colpiscono una traversa con Djuricic che, prima di calciare, mostra tutta la sua classe, mettendo a sedere Acerbi. La squadra di De Zerbi meriterebbe il vantaggio, ma a passare è la Lazio che, sempre in contropiede, guidata dal solito Lazzari, trova l'1-0 in modo molto fortunoso. Dopo la corsa laterale dell'ex Spal, infatti, Ferrari calcia addosso a Luis Alberto. Ne esce una traiettoria che finisce alle spalle di Consigli. Il Sassuolo, poi, tenta di reagire, rendendosi, tuttavia, ancor più vulnerabile ai contropiedi dei biancocelesti che, dopo il gol, sono maggiormente attivi. Nel secondo tempo, così, De Zerbi inserisce Caputo e Muldur e, infatti, arriva il pareggio. Lo segna il giovane Raspadori che, stavolta, è chiaramente in posizione regolare. Un gol che suggella una prestazione importante dell'attaccante classe 2000 neroverde e che ripristina la situazione. Dopo il gol, infatti, i biancocelesti tornano timidi e impauriti come prima del vantaggio di Luis Alberto,mentre il Sassuolo torna a dominare il gioco. Nel finale, però, a crederci maggiormente, complice anche la fatica dei neroverdi, è la Lazio che, però, subisce la beffa targata Ciccio Caputo.
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