Dybala a tutto campo: "Voglio la Champions con la Juve! La numero 10 è una grande responsabilità"

Intervenuto a Junior Reporter, evento in cui i Black&White Member intervistano i campioni della Juventus, l'attaccante argentino Paulo Dybala ha rilasciato diverse interessanti dichiarazioni, parlando di passato e futuro, passando per l'attuale momento in maglia bianconera. Un'intervista a 360 gradi quella della Joya davanti ai suoi giovani fan.

Tra le domande più gettonate ci sono quelle relative al passato, quindi i trascorsi a Palermo ed il giocatore idolo da bambino. Dybala spiega come il soprannome "U Picciriddu" sia quello a cui è maggiormente legato, dato che "a Palermo tutti mi chiamavano così e la gente mi trattava in una maniera incredibile. È stato il primo anno che sono arrivato in Italia, non era facile per me, ci sono stati tanti cambiamenti". Per quanto riguarda, invece, il giocatore idolo, l'attaccante argentino afferma come Ronaldinho sia stato mentore, ispirazione e divertimento, soprattutto per "quello che riusciva a dimostrare in campo con molta semplicità".

Arrivando all'attualità, Dybala spiega come i primi momenti a Torino siano stati sin da subito entusiasmanti, ricchi di emozione. "La mia prima esperienza è stata una finale vinta facendo un gol. Abbiamo vinto tanti trofei insieme e quindi è difficile trovarne uno", afferma la Joya, che poi, senza nascondersi, dichiara quello che è l'obiettivo numero uno della Juventus nel futuro più vicino: "I traguardi spero saranno tanti, il più importante è la prossima finale che giochiamo a gennaio contro il Napoli".

Non potevano poi mancare, trattandosi di domande poste da tifosi bianconeri, riferimenti alla maglia numero 10, indossata dalla bandiera Alex Del Piero, ed ai trionfi, sia personali sia con la maglia della Juventus. E' qui che Dybala si sbilancia, facendo emergere la sua voglia di aiutare ancora la squadra a vincere e la sua consolidata mentalità vincente. "Sono due i sogni che ho. Uno è poter vincere la Champions, ovviamente con la Juventus, e l'altro è poter vincere un Mondiale con l'Argentina". Infine, il peso di indossare la maglia dello storico capitano bianconero: il giovane argentino spiega come questo sia un onore, una grande responsabilità, pur essendo "lo stemma che c'è davanti più importante e più difficile da portare perché ci viene chiesto sempre di più e dobbiamo essere sempre pronti a farlo per questa squadra".

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