Dusan Vlahovic si è già giocato tutto il suo credito alla Juve?

Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic / Nicolò Campo/GettyImages
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La Juventus è finita nell'occhio del ciclone: il CdA si è dimesso, con la causa che può essere ovviamente individuata nelle indagini della Procura di Torino sulle plusvalenze fittizie e sulla manovra stipendi. Una situazione che potrebbe spingere il club bianconero a fare cassa e valutare addii pesanti? Si parla nello specifico della posizione di Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo, arrivato lo scorso anno dalla Fiorentina per la cifra degn di nota di 75 milioni, ha attirato l'interesse dei club della Premier League (Chelsea e Arsenal su tutti) e il suo rendimento - finora - è stato deludente con soli sei gol e un assist registrati.

Le ragioni delle difficoltà di Vlahovic

Vlahovic si è già giocato il suo credito alla Juve? Come ha sottolineato l'ex presidente Andrea Agnelli nel corso dell'intervista post-gara di Champions League di qualche mese fa contro il Maccabi Haifa, Vlahovic è stato un investimento, una carta "estremamente verde" e un giocatore su cui puntare per le prossime annate, non solo a stretto giro.

Se qualcuno pensa che il serbo abbia esaurito il suo tempo alla Continassa si sbaglia. Spiegazioni: Vlahovic ha dovuto fare i conti con un infortunio accusato nel corso del match europeo contro il Benfica e, ancora, non ha recuperato a pieno dal problema agli adduttori che gli ha fatto saltare le gare con Lecce, Inter, Verona e Lazio in Serie A. Un altro fattore da considerare? La gestione griffata Allegri. Il tecnico livornese non è riuscito a costruire una squadra attorno al serbo, non è riuscito fin qui a mettere Vlahovic in condizione di segnare e di esaltare le proprie caratteristiche.


Se da un lato la Juve sorride per aver trovato un filotto importante di vittorie per riallacciare la parte alta della classifica, dall'altro invece corre il rischio di bruciare definitivamente non solo un calciatore ma un affare costato tanto e una pedina su cui puntare, un giocatore in grado di rappresentare anche una risorsa chiave per il futuro.

Un processo controproducente

Vlahovic non va visto come un problema, come una "motivazione" per cercare di fare cassa e dare ossigeno al bilancio, ma dev'essere percepito come una soluzione e una scelta di lusso. I titoli che parlano di un'ipotetica cessione non sono utili né alla piazza e né al giocatore stesso: parlare nel peggiore dei modi, pronosticare e fantasticare su scenari di mercato non porta da nessuna parte, etichettare il serbo come un "flop" o un "caso" tanto da pensare a una cessione getta solo benzina sul fuoco.

Nessuna critica, nessun processo, nessuna domanda: Vlahovic può ancora dare tanto alla Juve, può alzare l'asticella in un attacco che - dal punto di vista delle statistiche - ha faticato parecchio a ingranare. In un momento così delicato contano le dinamiche del gruppo, la capacità di restare compatti verso gli obiettivi. E considerare bruciato il credito del Vlahovic, in questo quadro, appare davvero eccessivo.


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