Le due facce di Ramsey: decisivo col Galles, spento con la Juve
Aaron Ramsey è un vero e proprio oggetto misterioso, un X Files che farebbe cambiare mestiere anche a Fox Mulder e Dana Scully. Sì perché il centrocampista gallese sembra quasi mandare in campo il fratello gemello con la Juve, la sua controfigura.
Con il Galles infatti Ramsey appare trasformato, sembra di vedere un altro giocatore in campo. Con la Juventus invece Ramsey si vede pochissimo in campo e anche sui campi d'allenamento perché spesso e volentieri è in infermeria.
Già in passato il calciatore bianconero ha manifestato il suo disappunto per l'attuale situazione, criticando l'operato della Juventus. "Al Galles sanno gestirmi". E' ovvio la disparità di 'trattamento': Ramsey è una delle stelle del Galles, è uno dei tanti nella Juventus. Ma non basta per spiegare l'involuzione bianconera di un giocatore che ha qualità da vendere. E' stato spesso frenato dagli infortuni, anche all'Arsenal. Da settembre, con il Galles, ha giocatore 3 partite su 6 della Nazionale, tutte da titolare, con 241 minuti in campo e 3 gol (più un assist) all'attivo.
Il confronto con l'annata bianconera è deprimente. Da settembre, solo 5 partite, di cui una da titolare alla prima giornata contro l'Udinese. Ben 112 minuti totali, una sola ammonizione a referto. Perché questa differenza di rendimento? Difficile dare una spiegazione. E' evidente che qualcosa tra Ramsey e la Juventus non stia funzionando, non abbia funzionato. I 7 milioni netti che il gallese percepisce, del resto, pesano come un macigno sulle finanze del club. Il giocatore probabilmente soffre le critiche dell'ambiente bianconero mentre nel Galles ha la testa più sgombra, si sente libero di sbagliare e anche di 'infortunarsi'. Alla Juve, visto anche quel che costa, ci si attendeva decisamente di più.
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