Dove può arrivare l'Udinese di Sottil?
L'Udinese scivola in Coppa Italia e saluta la competizione ai Sedicesimi di Finale contro il Monza, ma continua a correre in campionato, in cui rappresenta la sopresa più lieta. 21 punti in 10 giornate, 9 risultati utili consecutivi, una media di 2.10 punti a partita e uno status che è cambiato.
10 giornate non rappresentano nemmeno un terzo del campionato, ma sono abbastanza per permettere di modificare gli obiettivi stagionali stabiliti tra giugno e luglio. Quali erano quelli dell'Udinese e di Sottil il primo giorno di lavoro? Quali sono oggi? Appare difficile pensare che dopo 21 punti conquistati e aver trasformato la Dacia Arena in un fortino, i pensieri dei calciatori friulani siano gli stessi di qualche mese fa.
Qual è il limite di una squadra solida, con un'identità ben chiara, nuovi interpreti determinanti (Bijol, Lovric, Samardzic) e leader con statistiche da Top della Serie A (Becao, Deulofeu)? L'Udinese si è presentato al campionato con una spettacolare sconfitta a San Siro contro i campioni uscenti del Milan. Poi il pareggio in casa a reti bianche contro la Salernitana e la svolta: 6 vittorie consecutive con Monza, Fiorentina, Roma, Sassuolo, Inter e Verona, ai quali sono seguiti i due pareggi contro Atalanta e Lazio.
La zona Champions League dalla quinta alla nona giornata. Ora l'Udinese è al quinto posto, a pari merito con la Lazio di Sarri. In una Serie A che sembra già spaccata a metà, con Inter e Juventus obbligate a inseguire, la squadra di Sottil appartiene alla prima, e l'impressione è che abbia tutte le carte in regola per restarci fino alla fine.
Sognare aiuta a vincere?
Alla domanda su un eventuale Scudetto (che il miracolo Leicester ormai rende sempre lecita) lo storico patron Giampaolo Pozzo ha risposto così, intervistato da Rai Radio 1: "L'obiettivo è vincere il più possibile, come sempre, ma se arriva lo scudetto non lo butto via, sarebbe un traguardo incredibile, siamo ambiziosi e cerchiamo sempre di costruire squadre competitive. Dopo 9 partite convincenti possiamo dire che la squadre c'è e c'è anche un grande allenatore, abbiamo le potenzialità per disputare un ottimo campionato".
Decisamente più cauto sul tema invece il Responsabile dell'Area Tecnica Pierpaolo Marino agli stessi microfoni: "Questo avvio è una sorpresa, chiaramente non accade tutti i giorni per una squadra come l’Udinese. Può essere prevedibile per altri club, non per noi. Scudetto? Noi non ci pensiamo, pensiamo partita per partita e capire con umiltà e voglia di stupire dove possiamo arrivare e neanche il ritorno in Europa è un obiettivo della stagione. Non dobbiamo stressare la squadra e l’ambiente. Abbiamo una formazione che lotterà senza regalare nulla a nessuno, ma non poniamo obiettivi di lungo termine".
Il sogno Scudetto può aiutare le squadre a macinare punti per poi tirare le somme a fine stagione, sogno che però può essere anche ridimensionato per l'Udinese. Una qualificazione europea potrebbe bastare per rendere il campionato dei ragazzi di Sottil indimenticabile. È davvero possibile? Con questa media punti e una sola competizione da disputare nella corrente stagione, sì.
Una filosofia chiara
Occorre gestire i calciatori più determinanti nella speranza di non perderli mai, tenere alta l'asticella nel periodo di stop tra novembre e genanio e continuare a surclassare gli altri dal punto di vista atletico. La grinta del tecnico mostrata in un video ormai già diventato meme è abbastanza eloquente, l'atteggiamento dei calciatori friulani in campo rispecchia perfettamente l'idea del gioco dell'allenatore, che parlava così nel post-partita della straordinaria vittoria contro l'Inter.
"Mi ha aiutato aver giocato per quattro anni qui, ho sempre avuto un buon rapporto con dirigenza e tifosi. Quello che è la mia idea di calcio qui si sposa bene, la scelta su di me è stata fatta in questo senso. Conosco la filosofia della società, qui abbiamo una squadra molto competitiva con calciatori di alto livello. La società va a pescare calciatori forti anche sconosciuti, hanno forza e qualità. Qui si vuole spingere forte sempre".
Una squadra forte per spingere forte sempre. Jaka Bijol scoperto leader al centro della difesa e in grado di incidere anche nell'area avversaria; due gol ed entrambi da tre punti (contro Inter e Verona) per il centrale difensivo. Rodrigo Becao, il difensore più in forma con statistiche da Top del suo ruolo (sul podio per contrasti e contrasti vinti, primo per percentuale di dribbling fermati - 90.9%, fbref.com).
La conferma Destiny Udogie sulla fascia sinistra e la sorpresa Roberto Pereyra sulla destra, una necessità trasformata da Sottil in fattore determinante. L'applicazione del centrocampista argentino in fase difensiva è fuori dal comune (5 assist dalla fascia destra), l'opzione di offendere sia all'interno che all'esterno del campo condiziona le difese avversarie che tra lui e Udogie devono attendere pericoli costanti da ogni lato.
In mezzo non si sente la sua assenza. Walace a dettare i ritmi, l'instancabile Makengo e la sorpresa Sandi Lovric, un motore a centrocampo con tempi d'inserimento che hanno già punito l'Inter. La qualità del gioiellino Samardzic, sia dal primo minuto che a gara in corso; un talento in fabbricazione che ha già dimostrato la personalità di caricarsi sulle spalle la squadra nei minuti finali.
L'alternanza Success-Beto, che ha fatto bene al portoghese migliorando anche la sua media gol e l'estro della stella Gerard Deulofeu che domina le classifiche individuali di Serie A. Lo spagnolo è dietro Milinkovic per assist forniti, primo per xGol assistiti, al pari con Kvara per azioni da tiro ed è secondo sempre dietro al centrocampista della Lazio per azioni da gol create. Calcia in porta quanto Giroud, e più di Vlahovic, è secondo per key-passes e primo per passaggi in area di rigore (statistiche disponibili su fbref.com).
Dei 19 gol segnati dall'Udinese in queste prime 10 gare (terzo miglior attacco del campionato), circa la metà passano direttamente dai suoi piedi. I friulani hanno incontrato già otto squadre che nella precedente Serie A si sono posizionate sopra in classifica, hanno affrontato le milanesi, le romane, l'Atalanta e sono tra le compagini a cui restano meno big match nel girone d'andata.
Contro Verona e Inter hanno dimostrato di saper ribaltare con personalità e meritatamente situazioni di svantaggio, con l'Atalanta non sono arrivati tre punti al termine di una rimonta che sarebbe stata storica, ma è stato conservato lo status di squadra che recupera più punti quando è sotto nel parziale.
Come nell'evoluzione di un racconto in cui c'è un narratore (Sottil) e tanti protagonisti, l'Udinese deve continuare ad ascoltare il suo, per continuare a essere consapevole della sua forza: "Noi dobbiamo ragionare partita per partita, è il nostro credo. Dobbiamo farlo consapevoli delle nostre forze, perché questa è una squara forte, con un grande passo. Continuiamo a ragionare così, questo sarà un campionato lungo e difficile. Dobbiamo restare coi piedi per terra, umili, ma dobbiamo essere consapevoli di quanto stiamo facendo bene. Serve mostrare personalità contro ogni avversario e non avere paura di essere bravi".