Dove allenerà Antonio Conte il prossimo anno (2023-24)?
Questa sera il Tottenham proverà a battere il Milan e ribaltare l'1-0 dell'andata per guadagnarsi il pass per i quarti di Champions League. In panchina tornerà Antonio Conte, che nelle ultime settimane è rimasto in Italia per riprendersi dall'intervento per rimuovere la cistifellea. Il tecnico salentino ha presenziato eccezionalmente alla sfida di San Siro contro i rossoneri, ma dalle parti di Londra non si vede ormai da inizio febbraio.
Operazione a parte, non è stato un anno semplice per Antonio Conte. I lutti dovuti alle improvvise scomparse del suo fidato collaboratore Gian Piero Ventrone, e degli amici e colleghi Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic l'hanno colpito nel profondo, tanto da indurlo a rivedere le priorità della sua vita. Stando alle ultime indiscrezioni riportate dai principali quotidiani sportivi, l'allenatore vorrebbe trascorrere più tempo con la propria famiglia, che ha scelto di restare a Torino e di non seguirlo nella sua seconda avventura in Premier League.
Il feeling tra Conte e la tifoseria degli Spurs non è mai sbocciato, dunque un suo addio a fine stagione non verrebbe accolto con grande dispiacere nel nord di Londra (il Tottenham ha l'opzione di rinnovo per un'altra stagione). A quel punto però il tecnico salentino si ritroverebbe a dover scegliere la nuova meta per proseguire la sua brillante carriera e, viste le premesse, si fa sempre più insistente la voce di un suo ritorno in Serie A. Ma su quale panchina?
Antonio Conte al Milan?
È stata un'annata turbolenta per il Milan che, dopo una prima parte di stagione in cui sembrava poter difendere il titolo, in questo avvio di 2023 sta affrontando una crisi di risultati che l'ha portato addirittura fuori dalle prime quattro posizioni. La posizione di Stefano Pioli non è mai stata in bilico, ma a campionato finito la dirigenza tirerà le somme e, qualora il suo operato dovesse essere ritenuto insufficiente, potrebbe pensare di ingaggiare un altro tecnico per dar vita a un nuovo ciclo. Per questo scopo, Antonio Conte sarebbe perfetto.
Ci sarebbe però da superare l'enorme ostacolo relativo all'ingaggio percepito dall'attuale manager del Tottenham che a Londra guadagna 15 milioni di sterline (circa 17 milioni di euro) a stagione. Anche se la dimezzasse, sarebbe una somma troppo onerosa per le casse del club.
Antonio Conte all'Inter?
Antonio Conte è già stato alla guida dell'Inter dal 2019 al 2021, ma un suo ritorno in panchina è da considerarsi improbabile. Dopo aver conquistato lo Scudetto nella stagione 2020/21, il tecnico ha deciso di andarsene per via di alcuni attriti con la società, che in estate aveva in mente di vendere i pezzi pregiati della rosa per questioni di bilancio.
La policy nerazzurra non è cambiata e la prossima estate altri giocatori importanti verranno sacrificati sul mercato. Insomma, i presupposti per un Conte-bis non ci sono.
Antonio Conte alla Roma?
"Un giorno penso che allenerò la Roma, ma non è questo il momento": parole che si pongono a metà tra il rifiuto e la promessa quelle pronunciate da Antonio Conte a marzo 2019, quando tra le squadre interessate a ingaggiarlo c'erano anche i giallorossi. Alla fine il tecnico sposò la causa dell'Inter, ma il suo nome potrebbe tornare in voga nei prossimi mesi.
Nonostante la stima di tifosi e dirigenza, José Mourinho non è tipo da rimanere per anni sulla stessa panchina e, specialmente nel caso in cui non dovesse ricevere le giuste rassicurazioni sul mercato, potrebbe pensare di lasciare la Capitale. La Roma a quel punto potrebbe optare per un altro allenatore che le permetterebbe di guadagnare visibilità internazionale e Conte sarebbe una giusta soluzione. Naturalmente, anche in questo caso andrebbe affrontata la questione relativa all'ingaggio, attualmente troppo oneroso per qualsiasi club di Serie A.
Antonio Conte alla Juventus?
Sarebbe la soluzione più verosimile sotto tutti i punti di vista: la Juventus ritroverebbe l'allenatore che ha dato il via al periodo d'oro vincendo i primi 3 dei 9 Scudetti consecutivi, mentre Conte potrebbe ritrovare una tifoseria che, nonostante il "tradimento" con l'Inter, l'ha sempre stimato e soprattutto potrebbe ricongiungersi con la sua famiglia, che attualmente vive proprio a Torino.
Dopo aver rivisto le sue priorità, il tecnico potrebbe decidere di accettare un'offerta dei bianconeri anche in caso di mancata partecipazione alla prossima Champions League. Anzi, questo gli permetterebbe di dar vita a un nuovo ciclo senza troppi stress.
L'unico ostacolo da superare riguarda il pesantissimo ingaggio di Massimiliano Allegri che ha un contratto fino al 2026 e guadagna 7 milioni netti a stagione. I margini per una separazione consensuale almeno per ora non ci sono e difficilmente la Juve si sobbarcherebbe contemporaneamente il suo stipendio e quello di Conte.