Dov'è finita la vera Juventus? L'avvio shock può compromettere lo Scudetto

"Ho passato momenti peggiori. In questo momento la cosa che conta è martedì, bisogna fare una bella partita col Malmo, poi affronteremo il Milan. Mi dispiace perché col Napoli la partita era andata per il verso giusto. Abbiamo subito cinque gol, ce li siamo fatti per conto nostro. Se lo Scudetto è compromesso? Ci sono ancora tanti punti in palio e difficilmente le avversarie vinceranno sempre. Dovremo farci trovare pronti". Massimiliano Allegri è apparso sereno e a tratti sorridente davanti alle telecamere televisive dopo la sconfitta subita contro il Napoli, la seconda consecutiva dopo quella interna con l'Empoli. Per rendere meno impietoso questo avvio di stagione della Juventus è bene considerare anche l'esordio dolceamaro in casa dell'Udinese, con un pareggio in rimonta nato da due errori commessi da Wojciech Szczesny.
Il portiere polacco è stato l'ago della bilancio per il flop bianconero: tre dei cinque gol subiti dalla Juve sono stati causati da sue leggerezze, i restanti da disattenzioni generali della difesa. E nemmeno l'attacco gira come dovrebbe: Paulo Dybala è al centro del progetto, ma servirà tempo. Federico Chiesa è l'unico in grado di trascinare i compagni, Alvaro Morata è decisivo a tratti. Infine, c'è sempre il solito problema legato al centrocampo: l'acquisto di Manuel Locatelli ha aumentato la qualità rispetto all'anno scorso, ma i meccanismi devono ancora essere compresi. Ovviamente, con il trascorrere delle settimane la Juventus crescerà - tra alti e bassi - alla ricerca di conferme per il futuro, ma per non compromettere la corsa Scudetto in così poco tempo Allegri dovrà lavorare sulla testa dei suoi calciatori e rimetterli sulla giusta carreggiata. Il piano tecnico va solo rispolverato.
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