Dopo Spalletti: chi l'ha sostituito e com'è andata nelle precedenti avventure?

SSC Napoli v FC Internazionale - Serie A
SSC Napoli v FC Internazionale - Serie A / Ivan Romano/GettyImages
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Luciano Spalletti e il Napoli. La storia di una cavalcata fantastica, di uno Scudetto vinto con largo anticipo, di una squadra bellissima da guardare per tutta Europa, riuscita nell'impresa di battere almeno una volta in stagione le altre 19 partecipanti alla Serie A 2022-23. Una storia che però, dopo soltanto due anni, sembra destinata a finire.

Ci sono forti dubbi sul fatto che il tecnico di Certaldo sarà l'allenatore partenopeo anche il prossimo anno. Dubbi confermati dal suo postpartita a Dazn dopo la sfida con l'Inter che lascia spazi di manovra minimi per una riconferma.

"Non sto aspettando niente, è tutto chiaro e definito, abbiamo convenuto con De Laurentiis di aspettare a dirlo..."

Spalletti a Dazn

Dichiarazioni che seguono quelle di De Laurentiis di "non voler tarpare le ali a nessuno", seguono la PEC per esercitare l'opzione di riscatto del presidente del Napoli e sembrano andare sempre nella stessa direzione. se osservate nel dettaglio. "Il discorso è definito, è un'idea che viene da lontano. Non è una situazione o uno screzio casuale. Intanto c'è da esibire questo spettacolo perché i tifosi lo meritano. Se non sei tanto convinto di riuscire a dargli tutto quello che merita Napoli è giusto fare dei ragionamenti. Per cui si fanno ragionamenti e si trae una conclusione".

Sarà dunque addio, ma guardiamo al passato di Luciano Spalletti, che ormai allena a livelli professionistici da circa 30 anni. Focalizzandoci sulle sue esperienze nelle massime divisioni (Serie A e Premier League russa) scopriamo chi sono stati i suoi successori e come è andata la stagione seguente.

Gli inizi: Empoli, Sampdoria, Venezia e Udinese

La scalata verso la Serie A inizia a Empoli. Negli anni 90 cresce e stupisce con i toscani con cui tra il 1995 e il 1997 compie uno storico doppio salto dalla Serie C e alla Serie A, vincendo la Finale Playoff contro il Como e ottenendo la promozione dopo il secondo posto nel campionato cadetto. La sua prima avventura nella massima serie italiana è datata 1997-98 e termina con una salvezza tranquilla. A fine anno firma con la Sampdoria e il sostituto all'Empoli è Mauro Sandreani, a cui subentra a metà anno Corrado Orrico, che chiuderà all'ultimo posto la Serie A con una retrocessione mai in discussione (20 punti in 34 giornate).

Con i genovesi Spalletti dura 14 partite, poi viene esonerato per David Platt che dopo solo 5 giornate si dimette, riportando il tecnico toscano in panchina. Nella seconda parte di stagione la Sampdoria migliora e arriva a sfiorare una salvezza che sfuma all'ultima giornata. Nella stagione seguente, in Serie B, i blucerchiati vengono affidati a Gian Piero Ventura che non riuscirà però a riportare la Doria in A.

Nel frattempo Spalletti si lega la Venezia in un'annata nella quale viene sollevato, richiamato e ancora sollevato dall'incarico dal presidente Zamparini che dopo la retrocessione ingaggerà Cesare Prandelli conquistando subito la promozione in Serie A. Il tecnico ora del Napoli si sposta all'Udinese verso il termine della stagione 2000-01, ma il primo approccio è soltanto un'illusione perché all'inizio della stagione successiva Pozzo sceglie Roy Hodgson.

Brescia v UdineseX
Brescia v UdineseX / Grazia Neri/GettyImages

Spalletti si trasferisce quindi all'Ancona, in Serie B e in quella che sarà la sua ultima esperienza in cadetteria.

Udinese e Roma

Torna subito all'Udinese a cui regala anni pazzeschi, nei quali cambia la dimensione del club friulano centrando qualificazioni europee con continuità. L'interruzione del rapporto arriva nel 2005, in cui il toscano diventa l'allenatore della Roma. In bianconero il suo successore in una stagione opaca (11° posto) sarà Serse Cosmi, rilevato in corso prima da Loris Domissini e poi da Giovanni Galeone.

Luciano Spalletti, Claudio Ranieri
FC Internazionale v AS Roma - Serie A / Emilio Andreoli/GettyImages

Alla Roma vince i suoi primi trofei importanti e sfiora uno storico Scudetto nel 2008. Dopo 4 stagioni però la quinta dura poco, con l'esonero in favore di Claudio Ranieri nell'annata 2009-10; annata che termina ancora con uno Scudetto sfiorato dai giallorossi e perso all'ultima giornata con l'Inter di Mourinho.

Gli anni allo Zenit

Nello stesso anno dell'addio alla Roma fa le valigie e si trasferisce in Russia, allo Zenit San Pietroburgo. In un calcio diverso incide fin da subito e in un paio d'anni si prende tutti i trofei nazionali, trionfando in due campionati consecutivi. L'esonero arriva nel 2014, a stagione ancora in corso. La dirigenza dello Zenit sceglie di sostituirlo con il portoghese André Villas-Boas che la stagione successiva riesce nuovamente a laurearsi campione.

Andre Villas-Boas
AS Monaco FC v FC Zenit - UEFA Champions League / Jean Catuffe/GettyImages

Il ritorno in Italia

Torna in Italia per quello che a Roma chiamano lo Spalletti 2.0. Sostituisce Rudi Garcia e conduce una stagione e mezzo molta positiva con la squadra giallorossa che raggiunge un terzo e un secondo posto, con la cifra impressionante di 87 punti nella Serie A 2016-17. Tra le polemiche per le discussioni sull'utilizzo di Totti, saluta Roma, lasciando la panchina a Eusebio Di Francesco che nell'anno successivo conquisterà una storica Semifinale di Champions League.

Eusebio Di Francesco
A.S. Roma v Liverpool - UEFA Champions League Semi Final Second Leg / Giuseppe Bellini/GettyImages

Non lascia però l'Italia perché a contrattualizzarlo si sbriga l'Inter. A Milano resta due stagioni riportando la squadra nerazzurra con costanza in Champions League, per due anni consecutivi. Anni che preparano l'Inter a vette più alte e all'arrivo di Antonio Conte, finalista di Europa League alla sua prima stagione e Campione d'Italia al secondo anno.

L'Inter lo esonera e lui si ferma per un paio di stagioni. Poi sceglie il Napoli in un biennio diventato il migliore della sua carriera professionistica. Chi sarà il suo sostituto?