Dopo Re e Paratici saluta anche Ricci: come sta cambiando la Juventus
"La Juventus è stata per una parte significativa della mia vita la mia seconda casa, la mia seconda famiglia dove sono cresciuto, partito e tornato, ma soprattutto da cui ho imparato la vera cultura del lavoro e la ricerca dell’eccellenza". Comincia con queste parole il lungo post pubblicato su LinkedIn da Giorgio Ricci per annunciare il suo addio alla Juventus. Il Chief Revenue Officer, in bianconero dal 2015, ha precisato che "tempo fa ho informato tutti internamente della mia decisione di lasciare il club a fine settembre. Ho sentito che era il momento giusto per farlo perché ho sempre guardato avanti e ho cercato di essere parte attiva del mio futuro. Prendo una frase cara alla persona a cui devo gran parte della mia esperienza professionale: “Cambia prima di doverlo fare”. Ho sempre creduto in queste parole e in quanto sia stimolante seguire i propri sogni. Ecco perché il primo ottobre il mio studio di consulenza sarà finalmente attivo e sono pronto a dare il massimo, come sempre, per costruire qualcosa di grande…stay tuned!".
Un segnale che la il club bianconero, anche a livello dirigenziale, è andato pian piano a cambiare. All'epoca con lui c'erano anche Fabio Paratici e Marco Re, con servizi, area sportiva e ricavi come rispettivi ambiti di competenza. Nel luglio 2020 ha salutato il Chief Financial Officer, seguito poco meno di un anno dopo dal ds e poi dallo stesso Ricci.
"Intanto, nel luglio 2021, la Juventus ha nominato Maurizio Arrivabene nel ruolo di amministratore delegato, accentrando ulteriori poteri sul vice presidente Pavel Nedved. Un (doppio) segno del cambiamento dei tempi, di una nuova rotta tracciata in maniera forse inattesa, con tutte le conseguenze del caso. Se sarà la strada giusta, sarà il tempo a dirlo", analizza ilbianconero.com.