Domenico Berardi è pronto per il grande salto?
Riavvolgiamo per un attimo il nastro: il Sassuolo ha battuto il Venezia fissando il punteggio sul 4-1. A segno Raspadori e Scamacca oltre a Domenico Berardi. Soffermiamoci su quest'ultimo: 5 su 5 dal dischetto, con entrambi i rigori trasformati e con il bottino dei gol salito a quota 12 e con ben 14 assist.
In passato l'esterno offensivo dei neroverdi ha rifiutato la corte della Juventus e la domanda che tutti si pongono è questa: Berardi è pronto per il grande salto? Già dai primi anni sotto i riflettori del Mapei Stadium, il classe 1994 era considerato un'ottima promessa. La massima espressione delle sue capacità risale a gennaio del 2014 quando il Sassuolo affronta il Milan. Berardi mette a segno un poker che condanna l'allora tecnico rossonero Massimiliano Allegri all'esonero. Quattro gol, diversi tra loro, che dimostrano non solo la sua freddezza sotto porta ma anche il suo "essere completo".
Il carattere talvolta spigoloso frena solo in parte il suo exploit anche in chiave azzurra, specialmente dopo la spedizione fallimentare ai Mondiali in Brasile nel 2014. Berardi trascina il Sassuolo in Europa League, con il CT della Nazionale Roberto Mancini che decide di convocarlo in vista delle gare future.
Ma la vera crescita è sotto la guida di De Zerbi: il tecnico ex Foggia - col suo 4-2-3-1 - lancia Boga e Locatelli e continua a plasmare alla perfezione il talento di Berardi (17 gol in 30 apparizioni, condite anche con 8 assist). Non solo: arriva anche il 100esimo gol con la maglia del Sassuolo. Mancini richiama? Lui risponde: 4 gol tra Nations League e le qualificazioni per i Mondiali staccando meritatamente anche il pass per l'Europeo.
Durante il primo incontro con la Turchia ci mette del suo a propiziare l'autogol di Demiral, con Mancini che più volte lo preferisce a Federico Chiesa. Nelle sfide importanti Berardi perde il posto in favore dello stesso Chiesa ma nelle sfide successive torna stabilmente sul rettangolo verde, complici anche le prove a fari spenti di Immobile che costringono l'Italia, almeno sporadicamente, a uno switch di modulo : 4-3-3 con Insigne falso nueve.
Durante la lotteria dei rigori con l'Inghilterra, Berardi batte Pickford contribuendo al trionfo finale di Wembley sui "tre leoni". Il bello è che l'ha fatto da giocatore del Sassuolo, isola felice del nostro calcio e luogo perfetto per crescere e imparare senza fretta. E adesso? Sicuramente una big, resta solo da capire quale...
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