Divieto di pubblicità al betting, solo danni: ai club di A mancano 180 milioni. Arriva la sospensione?

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Nike Flight / Nicolò Campo/GettyImages
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Il calcio italiano ha problemi strutturali, ha problemi legati anche organizzativi e amministrativi, e ha problemi economici. Un ulteriore danno oltre la beffa è arrivato dal Decreto Dignità che ha impoverito ulteriormente il mondo del calcio italiano.

Come noto, vige il divieto di pubblicità al betting. Stando a quanto riferito dai colleghi di Tuttosport, le stime parlano di 180 milioni di euro che il calcio italiano potrebbe tornare a sfruttare se arriverà la sospensione del divieto di sponsorizzazione alle scommesse.

The Serie A setup is seen prior to the Serie A football...
Serie A Logo / Insidefoto/GettyImages

Il Decreto Dignità, il provvedimento varato dal primo governo Conte, ha fatto più danni che altro perché a conti fatti, come detto, ai club mancano circa 180 milioni di euro di possibili introiti pubblicitari. Con il Decreto non è stato vietato il gioco, non sono state vietate le loro scommesse che durante il lockdown, con il gioco online, hanno visto un incremento del 13,7%, ma è stata vietata soltanto la loro pubblicità.

Le agenzie di betting hanno in parte trovato il modo di aggirare il divieto, mentre alcuni club si sono affidati ad accordi con agenzie di cryptovalute. In sostanza il Decreto, che potrebbe essere sospeso, ha fatto ulteriori danni al calcio italiano.


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