Diritti tv Serie A: chi svolgerà le trattative private e quali sono i prossimi passi
Di Marco Deiana
Per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A per il prossimo triennio (o quinquennio) la Lega Serie A andrà a trattare privatamente con DAZN, SKY e MEDIASET, ossia i tre broadcaster che hanno presentato un'offerta nei giorni scorsi, senza però raggiungere la cifra minima richiesta della Lega Calcio. Niente Amazon, né Apple. Un bando che sa tanto di bocciatura per il calcio italiano, ma in qualche modo l'obiettivo andrà portato in porto. De Siervo aveva puntato su un incasso di 1,15 miliardi di euro - a stagione - per il triennio o 1,4 miliardi di euro (circa) - sempre a stagione - per il quinquennio.
Come previsto dal bando, in caso di offerte inferiori all'obiettivo dichiarato (in questo caso 1,15 miliardi di euro), si va verso le trattative private con i broadcaster. Trattative in programma il 26 giugno.
La commissione che tratterà privatamente con DAZN, SKY e MEDIASET per l'assegnazione dei diritti tv della Serie A sarà composta da:
- Luigi De Siervo - Amministratore Delegato della Lega Serie A
- Luca Percassi - Amministratore Delegato dell'Atalanta
- Angelo Cappellini - Legale dell'Inter
- Claudio Lotito - Proprietario e presidente della Lazio
- Aurelio De Laurentiis - Proprietario e presidente del Napoli
- Stefano Campoccia - Vicepresidente dell'Udinese
C'è comunque il rischio di non arrivare ad un accordo anche tramite trattative private. A quel punto - come da bando - la Lega Serie A aprirà le (sei) offerte arrivate in sede per la commercializzazione e distribuzione del Canale Serie A e se queste proposte non dovessero raggiungere l'offerta minima di 1,15 miliardi di euro a stagione, si andrà avanti con una trattativa privata con ognuno dei sei soggetti che hanno avanzato la proposta in busta chiusa.