Diritti TV: la Serie A deve accettare Sky o DAZN?

Un cameraman durante una partita all'Olimpico di Torino
Un cameraman durante una partita all'Olimpico di Torino / Jonathan Moscrop/Getty Images
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Dove potremo vedere le partite di Serie A dalla prossima stagione? Si tratta di una domanda alla quale ancora non si può dare una risposta certa, visto che la Lega non ha ancora deciso a chi assegnare i diritti televisivi per il triennio 2021-2024. I principali contendenti sono Sky e DAZN: i due colossi nei mesi scorsi hanno avanzato proposte milionarie che però non sono state ancora accolte dai presidenti dei club italiani. Non si tratta di una mera questione economica (altrimenti la questione si sarebbe già risolta), ma di un vero e proprio momento di passaggio che potrebbe segnare la fine di un'era e l'inizio di un'altra. Andiamo allora ad analizzare nello specifico le due offerte e proviamo a evincere i motivi per i quali la Lega dovrebbe scegliere l'una o l'altra candidata.

Perché accettare l'offerta di Sky

Di fatto, quella di Sky è l'offerta "più povera", visto che la società capitanata da Rupert Murdoch ha offerto appena 750 milioni di euro per potersi arrogare il diritto di trasmettere le partite di Serie A. Perché la Lega dovrebbe accettare una proposta meno onerosa? Basti pensare che Sky ha iniziato a trasmettere le partite del nostro campionato già dagli anni '90, quando ancora esisteva Tele+, e l'ha fatto ininterrottamente fino ad oggi. Questa pay-tv è quindi un'istituzione per noi italiani e offre maggiori garanzie di qualità nella trasmissione delle gare. Inoltre, si tratta di una piattaforma che nel corso degli anni ha saputo evolversi, abbracciando di volta in volta le nuove tecnologie e sfruttandole al meglio: basti pensare a SkyGo e Sky Box. Infine, i programmi, gli ospiti e i presentatori dei vari programmi calcistici sono diventati ormai famosi ai più.

Perché accettare l'offerta di DAZN

DAZN mette sul piatto molti più soldi del suo rivale. Il colosso della tv streaming si è spinto infatti fino a 840 milioni di euro, una cifra mai vista per i diritti del nostro campionato. Tuttavia, restano delle incognite: la rete internet non è efficiente in tutta Italia e, seppur potendo contare sulla fibra di Tim, vedere le partite su DAZN potrebbe essere problematico. Quali sono i vantaggi di questa proposta? Sicuramente la possibilità di guardare la Serie A su telefonini o tablet è un punto di forza, ma non va nemmeno sottovalutato il costo dell'abbonamento. Iscriversi a DAZN costa infatti 9.99€ al mese, con la possibilità di usufruire di tutto il catalogo (Serie B, Rugby e motori); si tratta di un prezzo decisamente inferiore rispetto a quello che Sky impone ai propri clienti (ma non è escluso che possa aumentare in caso di acquisizione dei diritti tv quasi totali della Serie A). Se dovesse mantenere i prezzi bassi, diversi tifosi potrebbe abbonarsi e seguire le partite in tv, aumentando il bacino d'utenza dei telespettatori.

Diletta Leotta
Uno dei motivi per abbonarsi a DAZN / Alessandro Sabattini/Getty Images

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