Diritti tv: è guerra fredda. Sky non paga, il tribunale dà ragione alla Serie A ma il segnale resta acceso
Ancora problemi legati ai diritti tv. Prosegue la diatriba Sky-Serie A. Stando a quanto riferito dal Corriere della Sera, Sky si ritrova a fare i conti con una perdita sensibile di spettatori e continua a non voler pagare l'ultima rata dei diritti tv.
La Lega è serena perché ha i contratti in mano che non prevedono delle postille sulle pandemie e simili, dunque Sky, con ogni probabilità, sarà costretta a versare quanto pattuito in precedenza nonostante una perdita di 2 milioni e mezzo di spettatori rispetto ad alcuni mesi fa.
Il Tribunale di Milano, infatti, ha accolto la richiesta della Lega, condannando a pagare Sky l’ultima rata per i diritti tv della stagione in corso: "Il credito risulta certo, liquido ed esigibile; rilevato in particolare che sussiste prova scritta delle obbligazioni contrattuali di pagamento assunte". Ma, come era già trapelato nei giorni scorsi, non ha concesso la provvisoria esecutività ("Non esistono i presupposti"). Dunque Sky avrà 40 giorni di tempo per presentare opposizioni, successivamente potranno trascorrerne altri 90 prima che venga fissata un’udienza. In tutto questo, viene scongiurata l'ipotesi dello spegnimento del segnale dopo il 12 luglio, come prospettato in precedenza. Sky dunque non paga e nel frattempo spera di riaprire il dialogo per avere lo sconto in vista del prossimo anno.
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