Difficolta economiche e taglio monte ingaggi: tutti i "casi" del Barcellona
Una ripresa in corsa che ha cambiato il Barça da una squadra in una condizione disastrosa a una futuribile; l'arrivo di Laporta e Xavi in grado di dare una svolta al club e l'ottimo finale di stagione dei blaugrana. Sono discorsi già obsoleti a Barcellona, città in cui dal termine della Liga, si parla d'altro. Perché il Barça è sempre stato abituato a competere anche sul mercato per i migliori talenti del mondo. Al momento non lo è più, invischiato in una crisi economica dura se l'obiettivo è mantenere gli standard altissimi nel breve termine.
Ne ha riparlato il vicepresidente blaugrana Eduard Romeu, al programma "Onze", in onda su Esport3.
"Se si approveranno gli strumenti finanziari, con più di 500 milioni, e saremo capaci di portare a termine quanto programmato, potremo fare acquisti normalmente"
- Eduard Romeu a "Onze"
La spada di Damocle dei 500 milioni di debiti che non abbandona il Barcellona. I blaugrana ora devono sottostare alla regola della Liga per cui si può spendere 1 per ogni 3 incassati, una proporzione (1-3) che non permette di competere ai massimi livelli e che va al più presto ristabilita nella classica 1-1. Situazione in cui ha il suo peso anche il monte ingaggi monstre accumulato nel corso degli anni a causa di una gestione insostenibile.
"Abbiamo un monte ingaggi di 560 milioni e dobbiamo ridurlo a 400. Con queste cifre potremmo competere in condizioni ottime, anche se mi sembra molto difficile raggiungere l'obiettivo questa estate. "
- Eduard Romeu a "Onze"
E quindi convincere a tagliarsi l'ingaggio a chi rimarrà, vendere gli esuberi per cercare di chiudere e ufficializzare almeno quelle trattative a parametro zero con cui c'è l'accordo da mesi. A Barcellona in questi giorni si parla e si cerca una possibile soluzione per rendere realizzabili i nomi di Lewandowski, Kessie, Azpilicueta, Christensen, Di Maria e il maggior numero di campioni accostati ai blaugrana.
Gli esuberi. Uno tra Neto e Iñaki Peña tra i pali, Lenglet, Umtiti, Mingueza in difesa; Collado, Miralem Pjanic e Riqui Puig (?) in mediana, Braithawaite, Trincao e Rey Manaj in avanti.
I "casi"
Sono tante le operazioni sognate e realizzabili dal Barça in entrata. È arrivato Pablo Torre dal Racing Santander, un trequartista classe 2003 costato 5 milioni che dovrebbe incorporarsi al Barça B, ma che potrebbe essere promosso da Xavi subito con i blaugrana.
Robert Lewandowski. Il caso principale è quello del polacco che ha detto espressamente di volere il Barça e che successivamente ha chiarito di non poter ancora parlare del suo futuro. Secondo la Bild il Bayern è in attesa di un'offerta ufficiale del Barcellona.
Ousmane Dembelé. Mancano due settimane alla scadenza del contratto dell'esterno francese. Non si sono fatti passi in avanti per il rinnovo in una telenovela che va ormai avanti da mesi. Si è parlato più volte di decisione imminente del giocatore, che secondo svariate indiscrezioni avrebbe detto a Xavi di voler restare. Visto come sono andate le cose, probabilmente ne sapremo di più gli ultimi giorni del mese.
Franck Kessié. L'accordo c'è da tempo, l'ufficialità no e i motivi molto probabilmente sono quelli di cui sopra.
I tre del Chelsea. Christensen, Azpilicueta e Marcos Alonso. Per il danese è tutto pronto, ma come nel caso del centrocampista ivoriano l'ufficialità è legata alla soluzione dei problemi economici. Azpilicueta è un altro obiettivo dei blaugrana, mentre Marcos Alonso ha recentemente detto in un'intervista a Mundo Deportivo di voler tornare in Spagna.
Frenkie de Jong. Il Manchester United è piombato su di lui da quando Ten Hag ha firmato il contratto con i red devils. Alle offerte della Premier ha risposto de Jong stesso, dicendo di essere lusingato ma di trovarsi già nel club migliore del mondo.
Gavi. Il talento del Barça è vicino al rinnovo. Ad oggi la clausola rescissoria per prelevare la promessa blaugrana sarebbe di 50 milioni di euro, ma a luglio, rinnovo o no, dovrebbe salire a 100. Le sirene inglesi si sono accese per il giovanissimo Nazionale spagnolo.
Gerard Pique. Di lui si è parlato molto di più per le azioni fuori dal campo che per quelle in campo, soprattutto in relazione alla vicenda con Rubiales. Xavi lo vuole al cien por cien e lui ha già inviato una frecciatina al presidente Laporta.
Il mercato del Barcellona non finisce qui. Finché sarà dipendente da questa situazione finanziaria i nomi accostati probabilmente saranno tutti i giocatori a parametro zero o a basso prezzo (è successo anche con profili come Romagnoli o Di Maria), ma le operazioni in entrata di cui si è parlato riguardano anche Kounde e Carlos Soler, profili più caldi e forse adatti ai blaugrana in una situazione economica normale.
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