Pioli: "Non siamo marziani, ma questo Milan è squadra. Testa al Manchester United"
Stefano Pioli ha analizzato ai microfoni di Sky Sport la vittoria ottenuta al Bentegodi contro il Verona. Ora sono tre i punti di distacco dalla capolista Inter, impegnata giovedì sera al Gewiss Stadium con l'Atalanta. Le dichiarazioni dell'allenatore del Milan al termine del match.
INFORTUNI - "Gli ultimi due infortuni sono dovuti a trauma contusivi, sia Hernandez sia Rebic. Non si tratta di problemi muscolari. È da settembre che giochiamo ogni quattro giorni e spendiamo tante energie. Abbiamo dimostrato di esserci e crederci, questa è la cosa importante. Il calendario fitto, però, ci permette di dimenticare subito una partita e focalizzarsi su quella successiva. Senza leccarsi troppo le ferite perché non c'è tempo per pensare a cosa è stato".
SQUADRA - "Vince sempre il Milan. Noi siamo una squadra, anche quando mancano giocatori importanti. Non siamo marziani e possiamo sbagliare qualche partita, ma conosciamo il nostro percorso e le difficoltà che incontreremo. Siamo giovani, lavoriamo insieme da un anno e mezzo e conosciamo i nostri principi".
SCUDETTO ED EUROPA LEAGUE - "Guardiamo a noi stessi. Siamo consapevoli del cammino che ci aspetta in campionato, i risultati lo stanno dimostrando. Oggi avevamo di fronte un avversario che è in grado di creare sempre pericoli. Ma abbiamo sofferto poco su un campo non perfetto e ciò rende onore alla nostra prestazione. Ora ci ributtiamo in Europa League, sarà un match difficilissimo ma stimolante contro il Manchester United".
IBRAHIMOVIC - "Non è un dirigente. Ha visto la partita da giocare e compagno, è un capo branco. Ha mantenuto la sua parola e ha seguito la squadra in trasferta. Lo abbiamo visto alla riunione tecnica, ci ha chiesto informazioni sulle condizioni dei ragazzi e ha stimolato la squadra. Proprio come fanno i grandi campioni".
ROMAGNOLI - "Ho sempre sostenuto che le gerarchie dipendono dalle prestazioni dei giocatori. Tomori ha avuto subito un impatto decisivo, ha caratteristiche che ci mancavano. Non dimentichiamoci anche di Gabbia. Ho tre titolari per la difesa centrale, considerando anche Kjaer, poi ovviamente le mie scelte si basano sul momento. Romagnoli ha reagito bene, da professionista. Non ha perso rispetto e disponibilità".
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