Dal caso Juve-Superlega agli stipendi Inter: Gravina ne ha per tutti

Gabriele Gravina, presidente Figc
Gabriele Gravina, presidente Figc / Stefano Guidi/Getty Images
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Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato a margine dell'incontro tra Lega Nazionale Dilettanti e il Comitato Regionale Lombardia, tornando sugli argomenti del momento come il caso Superlega e il rischio esclusione che sta correndo la Juventus, oltre alla situazione in casa di un'Inter alle prese con il pagamento degli stipendi arretrati che ancora non è arrivato.

Andrea Agnelli
Il presidente Juve Andrea Agnelli / Stefano Guidi/Getty Images

"Con la Juventus i rapporti sono buoni, ho avuto un colloquio molto positivo con Agnelli ieri - le parole di Gravina riportate da Sportmediaset.it -. Non mi impegno ad essere mediatore, la Juve deve rispettare le regole del gioco, scolpite in maniera chiara nel nostro statuto nazionale che si ispira a quello della Uefa. Alternativamente non è una scelta federale ma di altri che vogliono stare fuori dal nostro sistema. L'iscrizione al campionato è una deadline a cui non si può derogare, chi si iscrive accetta lo statuto e lo sottoscrive. Mi auguro di arrivare in maniera amichevole e serena a quella deadline. Il campionato ha bisogno di tutte le forze in campo".

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Il presidente Uefa Ceferin / KARIM JAAFAR/Getty Images

Sulle prove di disgelo tra Juventus e Uefa: "Ceferin? Stiamo cercando di allentare le tensioni generate da un progetto alternativo. Il tempo deve essere nostro alleato, più giorni passano più le posizioni si riavvicinano. Spero che le parti allentino le tensioni. Credo che il presidente Agnelli abbia dimostrato disponibilità al dialogo e a tornare in alcuni principi che lo hanno sempre contraddistinto. La decisione della Uefa non spetta a me. Non fa bene parlare del problema Super League. È superato. Ma per quanto riguarda la mia sensibilità è un tema molto caldo. Sarebbe assurdo dire che va tutto bene e che la Super League è solo una boutade. E' stato un grido d'allarme da accogliere e sul quel grido si deve costruire l'antidoto giusto per dare al calcio progettualità e aspetto innovativo e un aiuto al controllo gestionale più attivo".

Giuseppe Marotta, Steven Zhang, Alessandro Antonelli
Marotta, Zhang e Antonello / Jonathan Moscrop/Getty Images

Poi è il turno del problema stipendi in casa Inter: "Il tema degli stipendi dei club è un tema di natura civilistica. Chi pensa che io possa intervenire nell'impedire un accordo tra le parti, commette un grave errore. Oggi però siamo ad un punto di chiusura, dobbiamo tirare una linea e capire cosa vuol dire avere assunto impegni che devono essere comunque rispettati entro la chiusura della stagione sportiva. Il codice Civile permette una trattazione di tipo privatistico. Se i due soggetti manifestano un accordo, questo non può essere vietato dal mondo del calcio. Ci siamo preoccupati che l'accordo potesse avere un impatto negativo sul valore della competizione sportiva e mi sono permesso di aprirlo a tutti. Dobbiamo tirare una linea ora, ci stiamo confrontando, capisco che ci sono delle tensioni e dobbiamo essere persone di buon senso. La pandemia ha colpito l'economia sportiva e non dobbiamo far finta che tutto vada bene".

Ennio Tardini
Il Logo della Lega Serie A / Giuseppe Bellini/Getty Images

La chiosa è sulla tanto agognata riforma della Serie A: "Con me trova un terreno fertile. L'idea della riforma è un mio principio fondamentale. Bisogna ragionare con logica sistemica. Il 2024 però è molto lontano secondo la mia visione. Abbiamo una esigenza legata ai tempi, la Lega di A ha una priorità assoluta, da una scelta di autodeterminazione della Lega A discende tutto il mondo del calcio. Spero che possa partecipare a questo processo con grande incisività. Spero di potermi confrontare in tempi rapidissimi. Il tempo deve giocare dalla nostra parte, deve essere nostro alleato e non un nemico".


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